Sono diverse le persone rimaste senza reddito di cittadinanza dopo che l’attuale Governo ha mandato in pensione la norma capostipite del Movimento Cinque Stelle. Anche se il sostegno è ormai un ricordo, i controlli dei Carabinieri sugli ex percettori non mancano. Nell’ambito dell’attività di servizio a contrasto delle frodi alla spesa pubblica, la Guardia di Finanza di Formia ha denunciato nelle ultime ore 4 soggetti residenti nei comuni di Formia, Santi Cosma e Damiano e Gaeta, poiché percettori della misura di sostegno richiesta. I 4 avrebbero omesso informazioni salienti per ottenere il reddito in una misura equiparabile alle proprie condizioni economiche, contribuendo così a falsificare l’importo ottenuto.
Falsi invalidi e furbetti del Reddito di Cittadinanza, “truffa” allo Stato per 1 milione e mezzo, coinvolte 98 persone
Finto percettore del Rdc: usufruiva di buoni spesa, veicoli e attività lavorativa
Le indagini sono scaturite dagli approfondimenti investigativi sulle condizioni patrimoniali e di vita dei soggetti
in questione, residenti nei comuni del sud-pontino, nei confronti dei quali sono emersi elementi concreti per impedire la corretta percezione del reddito di cittadinanza.
In particolare, per uno dei quattro soggetti, a seguito di una mirata attività info-investigativa, è stato dimostrato come il soggetto avesse richiesto l’ammissione al sostegno omettendo informazioni sullo svolgimento di
attività lavorativa, sull’uso e disponibilità di autoveicoli. Gli ulteriori approfondimenti hanno permesso di
accertare come il soggetto, ricorrendo ai medesimi artifizi, stesse usufruendo indebitamente anche dei buoni
spesa indetti dal comune di Formia.
Finta residenza: due extracomunitari falsificano le dichiarazioni per il Rdc
Per altri due soggetti controllati, entrambi residenti nel comune di Santi Cosma e Damiano, l’illecito è scaturito dal fatto che le autorità hanno rilevato la mancanza del requisito di residenza, poiché, ai fini dell’accesso
alla misura di sostegno, è richiesta la permanenza sul territorio italiano da almeno 10 anni. A tal riguardo, le Fiamme Gialle, hanno dimostrato come i due soggetti di origine extracomunitaria al centro delle indagini non avessero maturato il prescritto periodo, riuscendo comunque ad ottenere, attraverso dichiarazioni false, l’accesso alla misura.
Infine, in relazione al quarto soggetto, le Fiamme Gialle hanno accertato come nel richiedere e accedere al
sostegno economico, fossero state omesse informazioni inerenti al mutamento della residenza ed alla
composizione del nucleo familiare, che di fatto avrebbero determinato una significativa variazione del reddito e
patrimoniale in capo al soggetto, così come una diversa percezione della misura di politica sociale. All’esito delle verifiche, i quattro soggetti sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria per aver utilizzato dichiarazioni e documenti poi risultati non rispondenti al vero.
Inoltre, i Finanzieri hanno provveduto all’immediata comunicazione all’Inps di quanto ricostruito ai fini della
sospensione e del recupero delle somme indebitamente percepite, ammontanti nel complesso a circa 70mila euro.
Falsi invalidi e furbetti del Reddito di Cittadinanza, “truffa” allo Stato per 1 milione e mezzo, coinvolte 98 persone
I controlli fanno seguito a una lunga lista di illeciti su cui le Forze dell’Ordine cercano di far luce ormai da tempo. Solo 1 mese fa sono state stanate 98 persone, a partire da indagini condotte nel 2020. Percentuali che torneranno nell’ambito della discussione pubblica, per un argomento destinato ad animare ancora per molto tempo il dibattito sociale e politico. Lo Stato non resta a guardare, molti però chiedono una visione meno periferica. Il punto non è la prospettiva, ma l’evoluzione: un feedback definitivo arriverà quest’inverno, quando l’RdC sarà definitivamente un ricordo.