Ha provato a sfuggire al suo aguzzino, rifugiandosi in una casa famiglia al termine di un’ennesima aggressione, ma poi, come era già accaduto in passato, è tornata su suoi passi, cedendo alle sue suppliche di perdonarlo.
E’ successo a Velletri. La storia purtroppo seguiva sempre lo stesso copione, dopo i primi momenti di pentimento il giovane, un 21enne tunisino, assumeva di nuovo lo stesso comportamento aggressivo.
Calci, pugni, insulti e minacce di morte erano all’ordine del giorno, così come lanci di oggetti vari, pezzi di legno, bottiglie in vetro, addirittura ferri da stiro.
In alcune occasioni la donna è stata costretta a dormire sul pavimento, per poi essere di nuovo picchiata l’indomani, quando T.A. ha anche provato a soffocarla.
Grazie all’attività investigativa avviata dal commissariato Velletri, al quale la donna aveva presentato nel febbraio scorso denuncia, il Tribunale di Velletri ha emesso nei confronti del giovane un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Tutti gli elementi raccolti dagli investigatori, quale il referto medico della vittima, con diagnosi di trauma cranico facciale ed escoriazioni della mano sinistra, i diversi interventi delle forze dell’ordine per liti ed aggressioni ai danni della 34enne, la testimonianza dell’uomo che conviveva con la coppia, si sono dimostrati utili per il Giudice delle Indagini Preliminari alla emissione del provvedimento restrittivo nei confronti del 34enne tunisino.
T.A. si trova ora ristretto presso il carcere di Velletri.