Ladispoli. Truffe e furti segnalati in tutto il Comune, e come al solito sono quasi sempre soggetti fragili, anziani, ad essere presi di mira, diventando le vittime dei malfattori sul territorio. Truffe sì, ma anche furti domiciliari senza troppe lusinghe, messe in atto sul litorale romano dove le vittime, questa volta, sono state imbrogliate in maniera sconcertante e subdola da alcuni individui che si sono spacciati per medici a domicilio della Asl locale e quindi facendo leva sulla questione salute.
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Truffe e furti a Ladispoli: si spacciano per medici dell’Asl
I truffatori, stando alle testimonianze, avrebbero suonato alla porta di due vittime, fingendosi operatori e medici dell’Asl impegnati in un controllo medico a domicilio, e mentre uno dei due visitava il paziente, imbastendo il suo teatrino, ecco che il suo complice, invece, gironzolava per casa, rubando denaro, monili e tutto quello che riusciva a trovare in quel momento, ritenuto di un certo valore. Ora è allarme sul territorio per la coppia di truffatori che sta letteralmente creando subbuglio nel territorio, molte sono le denunce già depositate alle Forze dell’Ordine.
L’allarme: coppia di truffatori svaligiano case anziani
L’allarme, poi, è partito anche dalla Asl Roma 4 nella giornata di ieri, giovedì 16 febbraio 2023: truffe e furti sul litorale a nord di Roma che negli ultimi giorni stanno attanagliando il territorio: il modus operandi sarebbe sempre lo stesso, quindi fate attenzione. A rischio soprattutto anziani che vivono da soli e indifesi.
L’avvertimento dell’Asl Roma 4
Si introducono spacciandosi per medici dell’Asl in visita a domicilio, per svaligiare le abitazioni. Ecco il comunicato dell’Asl stessa:
“Chiediamo ai nostri utenti di fare attenzione e di sincerarsi dell’identità di chi si presenta presso la propria abitazione – ha spiegato il Direttore Generale della ASL Roma 4, Cristina Matranga – e di diffidare di chi si qualifica come nostro operatore senza esibire il proprio tesserino di riconoscimento. I nostri dipendenti, medici o infermieri, prima di recarsi presso l’abitazione dell’assistito lo contattano telefonicamente per fissare un appuntamento. Abbiamo informato le forze dell’ordine per allertarle su questi gravi episodi e chiediamo a tutti la massima cautela. Approfittarsi delle situazioni di fragilità dei cittadini è uno dei crimini peggiori. Si insinua così facendo nei malati l’insicurezza nell’accogliere in casa coloro che portano sollievo e cura con la propria azione lavorativa”.
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