Si è fatto aprire la porta di quella casa, di quell’abitazione in via Milano a Ladispoli dove fino a un mese fa viveva con la famiglia. E lì, proprio tra quelle quattro mura, sarebbe partita l’ennesima discussione. Lui che non accettava la fine del matrimonio, che non riusciva a immaginarsi da solo. Le urla sentite dai vicini, poi la fuga disperata della figlia, di appena 17 anni, che insanguinata ha chiesto aiuto ai vicini, mentre la mamma accoltellata dal padre era rimasta in casa, con lui. Ritrovati poi insieme in una pozza di sangue, al secondo piano di quell’appartamento che affaccia sul mare.
Un dramma familiare che ha sconvolto la comunità, tutti quelli che conoscevano Fabrizio Angeloni, 49 anni, progettista meccanico dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che pare non avesse mai destato sospetti. Un uomo tranquillo, sempre sorridente, gentile, che giovedì mattina si è trasformato in un mostro. Lui che tanto amava le donne, che sui social le elogiava, è finito quasi per ucciderle. Prima di tentare il suicidio con lo stesso coltello, arma con la quale aveva colpito gravemente la moglie e la figlia adolescente, che probabilmente ha cercato di difendere la mamma.
La fuga della figlia e il riparo in casa dei vicini
E proprio la figlia ferita al fianco è scappata via da quella casa. Ha chiesto aiuto ai vicini e lo ha fatto con tutta la forza che poteva. “Aiutatemi, aprite, papà ci vuole uccidere”. Poi ai soccorritori, come riporta il Messaggero, la ragazzina avrebbe chiesto di salvare solo la mamma, di fare il possibile. La donna, Silvia Antoniozzi, un’insegnante di 48 anni, sembrerebbe essere in fin di vita a causa di quelle molteplici coltellate che il marito le ha inflitto sul corpo. La ragazzina, invece (e per fortuna), è stata operata d’urgenza e ora si trova all’Ospedale Bambino Gesù di Polidoro, dove non sarebbe in pericolo di vita.
Le indagini sul tentato duplice omicidio di Ladispoli
Sulla vicenda continuano a indagare i Carabinieri, che ora dovranno passare al setaccio la vita dell’uomo e dovranno fare chiarezza, ricostruire quei terribili istanti. Dall’accoltellamento alla fuga della ragazzina, che ha cercato aiuto dai vicini, fino al ritrovamento, in una pozza di sangue, dei due coniugi. Al momento, Fabrizio Angeloni è accusato di tentato duplice omicidio aggravato e ha ricevuto l’ordinanza cautelare.
Resta da capire se si sia trattato di un piano ‘diabolico’ ben studiato, se Angeloni sia andato lì con l’obiettivo di uccidere. Stando agli elementi che sono in mano agli inquirenti, tutto farebbe pensare a un raptus, non a un ‘progetto’ studiato. Lui non accettava la separazione, non riusciva a immaginarsi senza la moglie e la figlia. Eppure, anziché amarle, proteggerle, giovedì mattina ha preso un coltello da cucina e ha tentato di ucciderle, prima di provare ad ammazzarsi.
I pm, nel decreto di fermo, parlano di reiterazione del reato e descrivono Angeloni come un uomo ‘dotato di pervicace pericolosità criminale’. Oggi è prevista la convalida del fermo. Ma intanto, tutta Ladispoli (e non solo) è vicina alla moglie Silvia e alla figlia di 17 anni, due donne che per mano di un uomo hanno rischiato di morire.