Una nuova occupazione è avvenuta presso la facoltà di Scienze Politiche de La Sapienza a Roma, segnando un atto di protesta contro le politiche considerate eccessivamente filo-Israele della rettrice Antonella Polimeni. L’occupazione è stata organizzata da Cambiare Rotta, un’organizzazione studentesca di sinistra che da tempo sta esprimendo la sua opposizione alle politiche della rettrice riguardo al conflitto in Medio Oriente.
L’occupazione di Scienze Politiche a La Sapienza
L’occupazione è avvenuta nel tardo pomeriggio del 8 novembre, dopo una partecipata assemblea tenutasi nel cortile della facoltà di Scienze Politiche. Gli studenti hanno espresso la loro solidarietà con la Palestina esponendo uno striscione con la bandiera palestinese.
Cambiare Rotta ha dichiarato: “Al fianco della resistenza palestinese gli studenti si riprendono l’ateneo: occupata la facoltà di scienze politiche! Dopo una partecipata assemblea, accesa dalla rabbia per le settimane di massacro del popolo palestinese, martoriato da 75 anni da parte di Israele che oggi accelera la sua politica di genocidio, gli studenti si sono ripresi le aule dell’ateneo. La rettrice di Sapienza continua a schierarsi dalla parte di Israele, mentre si nasconde dietro un’ipocrita bandiera della Pace”.
La risposta della Rettrice de La Sapienza
La rettrice Polimeni ha dichiarato: “Rispetto il diritto degli studenti a manifestare le proprie opinioni, ma non condivido le ragioni di questa occupazione. La Sapienza è un’università aperta e inclusiva, che promuove la pace e il dialogo tra i popoli. Siamo impegnati a sostenere la ricerca e la formazione in campo umanitario e di cooperazione internazionale, e lavoriamo per costruire un futuro di pace e giustizia per tutti”.
L’estrema sinistra romana si rende protagonista di azioni pro Palestina
Questa non è la prima volta che i collettivi studenteschi di sinistra esprimono la loro solidarietà con la Palestina e condannano le politiche di Israele. Recentemente, ci sono stati cortei e manifestazioni in favore della Palestina, con slogan come “Palestina Libera” e “Intifada”. Alcuni di questi eventi sono stati caratterizzati da momenti di tensione, inclusi tentativi di entrare nella sede del Rettorato.
Cambiare Rotta: “La Sapienza cessi gli accordi con Israele”
Gli occupanti hanno dichiarato: “L’attuale classe politica, da destra a sinistra, continua a privarci dei nostri diritti mentre si sporca le mani del sangue palestinese. Alla solidarietà internazionalista con l’eroica resistenza palestinese si affiancano le nostre rivendicazioni: STOP agli accordi della Sapienza con Israele e l’industria militare, STOP all’invio di armi e taglio delle spese militari, Soldi all’istruzione e alla casa, non alla guerra!”
Le manifestazioni pro Palestina a La Sapienza
Sono previste ulteriori manifestazioni in segno di protesta, tra cui una il 10 novembre, un corteo interno alla Sapienza il 15 novembre e una più ampia manifestazione per chiedere più fondi per l’istruzione e contro la guerra in occasione della Giornata internazionale degli studenti il 17 novembre. La situazione rimane tesa all’interno della Sapienza, con gli studenti che continuano a esprimere la loro opposizione alle politiche considerate filo-Israele della rettrice.
Tensioni all’interno dell’Ateneo romano
L’occupazione della facoltà di Scienze Politiche della Sapienza è un chiaro segnale di protesta da parte degli studenti contro le politiche considerate filo-Israele della rettrice Antonella Polimeni. La situazione rimane tesa all’interno dell’ateneo, con gli studenti che continuano a esprimere la loro opposizione.