Sono cominciate le indagini riguardo il caso di Leonardo Apache La Russa, figlio del Presidente del Senato e oggi indagato per violenza sessuale ai danni di una coetanea. Gli inquirenti della Procura di Milano, infatti, sono alla ricerca dei testimoni che quella sera hanno incontrato la presunta vittima all’Apophis Club, ovvero la discoteca dove la stessa giovane avrebbe rincontrato l’ex compagno di scuola, il trapper Larus.
Le modalità d’indagine sul caso di La Russa
Si parte anzitutto dalle due amiche della giovane ragazza, che quella sera l’avrebbero accompagnata alla discoteca poco distante dal Duomo di Milano. Le due ragazze, a un certo punto della nottata, l’avrebbero lasciata da sola poiché la signorina aveva cominciato a essere ingestibile. Come riporta una chat intercorsa tra un’amica e la presunta vittima, questa le dice: “Non mi ascoltavi, penso ti abbia drogata. Stavi benissimo finché non hai bevuto il drink. Poi sei corsa via e non ti ho più trovata. Scappata via!”.
Il ruolo della droga nella vicenda del presunto stupro
In tutta questa situazione, sono già chiare delle dinamiche. Il referto della clinica Mangiagalli, che fornisce servizio alle donne vittime di violenza, disse che quella notte la ragazza era positiva “a coca, cannabis e benzodiazepine”. Un test fatto poche ore dopo il risveglio nella casa di Leonardo Apache La Russa, dove la ragazza si ritrovò nuda nel letto del giovane.
Chi ha dato la droga alla ragazza?
La pista che stanno seguendo gli inquirenti, al momento, è quello di capire se la giovane abbia preso le sostanze stupefacenti in maniera volontaria oppure no, come nel caso di qualcuno che le abbia versato le droghe all’interno di un drink da bere nel famoso locale milanese. Domande che potrebbero trovare risposta con gli interrogatori, ma soprattutto chiarire i “buchi di memoria” della ragazza riguardo il rapporto sessuale con La Russa Jr e successivamente con l’amico dj del ragazzo.