“Raga, io spero che fosse un agente al primo giorno di servizio. Non si può vedere. Un agente che fotografa una ragazza e poi vorrebbero la riforma della polizia locale di Roma? Ma io sui denti gliela do, questa riforma”. A parlare è Laura Bottero. È lei ad aver messo su TikTok il video che ha scatenato l’ultima bufera sulla polizia locale.
Nel video si vede una ragazza, presumibilmente una turista, in posa, semi-sdraiata su un muretto. La ragazza non riesce a fare il selfie, perché non verrebbe bene la parte retrostante. Lo sfondo, infatti, è il Colosseo. L’agente, di spalle, le scatta delle foto con il cellulare. Una gentilezza o una “piacioneria”? In ogni caso un gesto che gli costerà caro, almeno a livello mediatico. La polemica, infatti, infuria senza pietà.
Nessun commento dal Comandante, l’ira del sindacato
I cittadini, nei commenti postati sotto la storia di Laura Bottero si dividono tra chi difende il vigile, definendo il suo un gesto di cortesia verso una turista in difficoltà e chi invece condanna l’agente. “Invece di pensare a chi si ubriaca e contrastare il degrado, fa il piacione con le belle ragazze”, è il pensiero di molti.
Sul fronte istituzionale, c’è il silenzio assoluto. Il Comandante Ugo Angeloni sulla questione non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Hanno invece parlato, a ruota libera, i sindacati. Che di quanto sta succedendo nel corpo non ne possono più, secondo loro proprio a partire dal “triste no comment riportato dal Comando del Corpo”, commenta il Coordinamento UGL-PL di Roma.
“L’atteggiamento del giovane collega è in linea con lo spirito di servizio voluto dal Comando – dichiara Sergio Fabrizi del Coordinamento UGL-PL- basti andare a sfogliare il calendario del Corpo 2022, mal digerito dai colleghi, dove l’immagine che traspare è quella del vigile dog-sitter e del vigile compagnone con bambini ed anziani. Ma nessuna foto attinente a una delle cinquanta e più funzioni di competenza”.
Sindacato contro il Comandante Angeloni: le accuse
“Lo stesso Comandante che ha rivoluzionato il parco auto con l’acquisto di 250 nuove Panda dove non si entra in tre per i servizi serali e notturni; che ha fatto inutilmente scadere la convenzione con i sanitari della Polizia di Stato per le visite di idoneità all’arma disarmando, di fatto, decine di agenti; che ha lanciato l’idea del reparto ciclisti e “dronisti” con bici e droni poi regolarmente accatastati nei magazzini; che ha deciso l’informatizzazione operativa attraverso appalti di fornitura di smartphone spara-multe (non assistiti però da altrettante stampantine così che uno digita e due guardano) e di tablet, ancora insufficienti e con diverse criticità funzionali, per i rilievi degli incidenti; che continua a stracciare il Regolamento del Corpo abolendo reparti operativi, invece previsti e indebolendo la centralità, garantita dallo stesso Regolamento e dallo Statuto Comunale, dei Gruppi Municipali tagliando risorse. È emblematico il caso del I Gruppo Centro Storico da dove, negli ultimi due anni, sono stati autorizzati oltre 50 trasferimenti ai Gruppi speciali e, per la prima volta, affidata la reggenza “ad interim, come se fosse un’entità corollaria e non principale della Città”, chiude il coordinatore Ugl.
“Siamo diventati steward dei monumenti”
“Dobbiamo capire e far capire ai cittadini cosa facciamo – interviene Ivano Ardovini Coordinatore Ugl Autonomie di Roma – da dopo l’emergenza Covid che ci ha visti apprezzati in prima linea sul rispetto delle regole governative, siamo passati a funzioni di steward dei monumenti cittadini con effetto vetrina, senza più programmazione operativa verso le emergenze di sicurezza che vanno dal controllo stradale con etilometri e velox mentre si continuano, purtroppo, a registrare vittime sulla strada; a presidi reali nelle zone critiche come le stazioni ferroviarie, i campi nomadi ed i “mercatini” a cielo aperto. Questo manca al Corpo e non certo una nuova polemica su una foto rubata”, chiosa il sindacalista.