Vacanza, aerei, hotel.. sì ma solo dopo il vaccino. La frenata – sotto forma di raccomandazione – è arrivata dall’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, tramite un appello rivolto principalmente ai giovani. “Mantenere alta l’attenzione, usare la mascherina quando non è garantito il distanziamento e vaccinarsi, soprattutto la fascia dei più giovani, prima di andare in vacanza”.
La variante Delta corre senza fare sconti e se ci si inizia a preparare circa il conto che l’Italia dovrà pagare dopo i festeggiamenti degli Europei è ormai appurato che per essere al sicuro dalla mutazione servono due dosi di vaccino. Il focus che l’assessore sottolinea, infatti, è proprio completare l’iter di vaccinazioni.
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Coronavirus: completare l’iter di vaccinazioni, nuove restrizioni per i viaggiatori
“Anche i ragazzi devono vaccinarsi. Non ci sono più alibi: si può fare in farmacia, dai medici, in camper. L’appello è quello di vaccinarsi. Siamo in pandemia, ci sono delle priorità. La prima è mettere in sicurezza la propria salute. Chi pensa che la proprietà è il viaggio finisce per incorrere in altre difficoltà, sbaglia chi ha fatto slittare il vaccino per andare in vacanza” ha sottolineato l’Assessore in un’intervista con La Repubblica.
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Se l’Unione Europea, dal suo canto, non ha intenzione di rendere obbligatorio il vaccino per poter viaggiare in Italia ci si è organizzati con il Green pass per un motivo: bisogna utilizzarlo. In Unione Europea, per muoversi, bisogna essere in possesso della Certificazione verde; questa tuttavia non si ottiene solo vaccinandosi ma anche, per esempio, effettuando un tampone con esito negativo.
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Il governo italiano però è pronto ad introdurre delle nuove restrizioni in merito a quei Paesi dove la variante Delta è già infiltrata. Attualmente nulla è su carta ma dopo gli Europei tante sono le regole covid che non sono state rispettate; questa mattina D’Amato ha dichiarato “Ora basta o ritorna il coprifuoco” per non parlare del fatto che già 4 Regioni rischiano la zona gialla. Il messaggio, comunque, è sempre lo stesso: completare l’iter di vaccinazioni e non dimenticarsi che siamo ancora in pandemia.
