La libraia di Tor Bella Monaca non ci ripensa. A distanza di due anni, è ancora convintissima di non voler vendere il libro di Giorgia Meloni. Pazienza se la leader di Fratelli d’Italia oggi sia un’acclamata Presidente del Consiglio, rendendo di fatto anche quell’autobiografia più istituzionale. La libreria della signora non lo venderà, forte anche di avere un market indipendente per le scelte editoriali da esporre nel proprio negozio.
La libraia di Tor Bella Monaca non vende “Io sono Giorgia”
Nonostante sia stato un libro vendutissimo, e oggi ancora ricercato, la libreria di Tor Bella Monica si rifiuta di vendere il testo di “Io sono Giorgia”. Una scelta editoriale e politica, che forse poco collima con i guadagni che avrebbe potuto fare la proprietaria con la vendita di quella autobiografia. Ma pazienza, ognuno nel proprio negozio può vendere ciò che vuole e le sigle che desidera, facendo di fatto la fortuna di eventuali concorrenti del settore come nel caso della Meloni.
La libraia non venderà nemmeno “La versione di Giorgia”
Se aveva rifiutato di vendere il primo libro della Meloni, stessa sorte toccherà anche al secondo testo denominato “La versione di Giorgia”. La libreria di Tor Bella Monaca, dopo il caso del 2021, torna a far notizia anche quest’anno con questa scelta editoriale. Le persone saranno deluse da questa linea? Si può sempre andare in un’altra libreria e comprare il testo della Premier, così da poterlo leggere e commentare.
La scelta politica per non vendere il libro di Giorgia Meloni
Come ammette la stessa libraia di Tor Bella Monaca, dietro c’è una precisa linea politica nella decisione di non vendere il testo di Giorgia Meloni. Su Facebook scrive: “Ho pensato molto, ho parlato con mia figlia, con il mio compagno, con la mia famiglia Queer, ho scritto nelle chat politiche e ho ascoltato le mie famose mamme della libreria. Alla fine ho deciso che la disobbedienza merita coerenza“.