Qualsiasi cosa è buona per i complottisti pur di alzare polveroni e “architettare” delle vere e proprie fake news. L’ultima, sbarcata dall’America in Italia, rimbalzata sui social con video diventati presto virali, ruota attorno al vaccino. O meglio, a una calamita che si attaccherebbe al braccio nel punto di iniezione, a “dimostrazione” che nei vaccini ci siano dei metalli pericolosi, che i sieri siano addirittura “responsabili di una inversione parametrica del cromosoma o che, attraverso l’inoculazione, venga installato un microchip. Sembra quasi fantascienza, eppure c’è chi – come gli autori dei filmati pubblicati su YouTube – avalla questa tesi con fermezza. Tesi smontata dagli esperti, classificata come una “bufala“.
https://www.youtube.com/watch?v=YUdqy6MTFXU&ab_channel=EmanueleFioretto
La calamita si attacca al braccio dopo il vaccino: la verità
“E’ una bufala. Avevo anche pensato di dimostrarlo scientificamente ma poi mi sono detto ‘no, non posso arrivare a tanto e starmene a casa con la calamita attaccata al braccio”. Non lasciano dubbi le parole di Salvo Di Grazia, medico e divulgatore scientifico, che all’Adnkronos ha smontato la fake news che da giorni impazza sui social. “Inversione parametrica del cromosoma – chiarisce Di Grazia all’agenzia – non vuol dire nulla, è la classica terminologia parascientifica che in realtà non ha alcun significato. Se uno si iniettasse metallo puro subito dopo non è che la calamita viene attirata dal braccio, assolutamente, ci vorrebbero chili di ferro. E’ un assurdo. Ovviamente io ho visto ragazzi che per scherzare si attaccano la calamita nel naso, sul petto, ovunque. Ma in realtà è la calamita che si ferma sul corpo sudato, non è che si attacca per magnetismo. E’ una bufala talmente banale e scontata”.