Almeno per il momento gli orsi Jj4 e Jj5 sono salvi. Lo ha disposto il Consiglio di Stato accogliendo la richiesta dell’associazione Lndc Animal Protection. I due esemplari di orso sono accusati: la prima di essere colei che ha ucciso il runner Andrea Papi, l’altro di essere uno degli esemplari più pericolosi. Ma l’associazione proprio non ci sta e, dopo aver portato la questione davanti al Tar, è ricorsa anche davanti al Consiglio di Stato contro i decreti della Provincia Autonoma di Trento che volevano che i due animali fossero soppressi.
L’impegno della Lndc Animal protection per salvare i due orsi
Ora la Lndc Aniaml Protection si dice pronta a comparire davanti al giudice amministrativo il 13 luglio prossimo per chiedere che la sospensione venga confermata fino all’udienza di merito davanti al tribunale regionale amministrativo, fissata per il 14 dicembre prossimo. Il Tar, dal canto suo, aveva disposto sì la sospensione dell’abbattimento dei due orsi, ma solo fino al prossimo 27 giugno, come a dire che dopo la Provincia Autonoma di Trento avrebbe potuto procedere all’abbattimento.
L’associazione ha guadagnato tempo, fino al prossimo 13 luglio
Un lasso temporale importante quello guadagnato con il pronunciamento del Consiglio di Stato che consentirà all’organismo che opera per la tutela degli animali di battersi per chiedere l’annullamento dei provvedimenti di abbattimento. All’udienza del 13 luglio, quella collegiale, c’è l’intenzione da parte dell’associazione di riuscire a prorogare i termini fino a dicembre prossimo, per adoperarsi poi, con ogni mezzo fino ad arrivare all’annullamento del provvedimento di abbattimento. E se Jj4 è rinchiusa al Casteller, Jj5 è libero, ma su di lui pende un provvedimento di cattura e abbattimento.
La presidente dell’associazione, Piera Rosati ha dichiarato: “Continueremo su questa strada e ci batteremo sempre per salvare JJ4 e MJ5 dalla cieca propaganda che vuole usare gli orsi come capri espiatori per coprire le mancanze della Provincia Autonoma di Trento e del suo Presidente Fugatti, sempre pronto a uccidere ma incapace di mettere in atto qualsiasi tipo di azione di prevenzione degli incidenti”.