Erano arrivate a Roma da poche ore, giusto il tempo di visitare i Musei Vaticani. Poi, per loro, il destino ha giocato una delle carte più brutte perché Jessy e Wibe, due turiste belghe di 25 anni, hanno perso la vita proprio nella Capitale, nella serata di sabato scorso. E quel viaggio da sogno, tanto atteso, si è trasformato in tragedia: le due ragazze, che viaggiavano su un taxi, si erano fermate per soccorrere delle persone rimaste ferite in un incidente. Ma il caso, terribile, ha voluto che proprio loro finissero per essere coinvolte e travolte da un’auto pirata. Che le ha falciate e ucciso sul colpo.
Le ultime storie su Instagram di Jessy e Wibe prima della morte
Jessy Dewildeman e Wibe Bijls desideravano visitare Roma da tempo. Avevano organizzato il viaggio, pianificato tutto nei dettagli ed erano salite sull’aereo. Ma non potevano sapere che proprio nella Capitale avrebbero perso la vita e non sarebbero più tornate in Belgio, dove vivevano.
Le valigie pronte, i biglietti anche e via con le prime foto da pubblicare sui social in una cartella messa lì, in evidenza su Instagram. E che oggi rivederla fa venire i brividi. Jessy ha pubblicato tutto in rete: l’aereo che decolla, l’autostrada, la visita ai musei vaticani. Poi il buio.
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La dinamica dell’incidente mortale
Le due giovani sabato sera, poco dopo le 22, stavano viaggiando su un taxi, quando il mezzo si è fermato per un incidente precedente avvenuto sulla bretella dell’A24, all’altezza di Tor Cervara, al bivio tra la complanare e la direzione GRA. In questo incidente erano rimasti coinvolti due automobilisti, di 40 e 45 anni, entrambi feriti gravemente, e una terza persona, una donna. Le due turiste non ci hanno pensato due volte: sono scese dal taxi e hanno cercato di aiutare. Fino a quando, però, non è sopraggiunta un’auto, che le ha travolte e uccise sul colpo.
L’auto pirata
L’auto le ha travolte, poi il conducente ha ingranato la marcia ed è fuggito via, senza prestare soccorso. Ma la fuga dell’automobilista, che viaggiava su una vettura a noleggio Ncc, è stata breve: lui prima ha abbandonato la macchina, con tanto di sportello aperto, ed è scappato a piedi, poi però è stato rintracciato dalla Polizia Stradale. E ora è stata aperta un’indagine nei suoi confronti.
Se da una parte il conducente è stato identificato, dall’altra restano la rabbia, il dolore, l’incredulità per due vite spezzate troppo presto. Per due giovani che avevano deciso di visitare la Capitale e che proprio lì, in quel viaggio da sogno, sono morte. Ora di loro restano le foto sui social, quel diario (breve, purtroppo) della loro vacanza a Roma. E i ricordi, tanti, di chi le conosceva e ha inondato le bacheche ‘virtuali’ di messaggi.