Negli ultimi 10 anni i poveri in Italia sono aumentati del 141%, a Roma ci sono ampi ed evidenti segni di disagio socio-economico di cui soffre la popolazione che vi abita soprattutto nella periferia.
Proprio per far fronte a queste necessità l’associazione Lo Sportello del Cittadino, con oltre 18 anni di attività nel quadrante di Roma sud, ha deciso due anni fa di dare vita ad una iniziativa di solidarietà in convenzione con il Banco Alimentare Lazio, fornendo un aiuto concreto alle molte famiglie che non ce la fanno.
Ogni mercoledì, grazie ai volontari dell’Associazione, si svolge la consegna degli aiuti alimentari alle 300 famiglie iscritte, molte delle quali indicate dallo stesso Municipio IX. Qui le famiglie trovano un aiuto anche per l’espletamento di pratiche burocratiche, legali e come centro di ascolto sociale.
Per accedere al servizio le famiglie devono produrre il proprio modello ISEE per documentare il proprio stato di indigenza; particolare attenzione viene fatta alle famiglie numerose.
Un impegno importante che i volontari svolgono con professionalità e amore, una esperienza di volontariato aperta a chiunque volesse donare qualche ora del proprio tempo per poter aiutare concretamente chi non ce la fa. Basta inviare una email a losportellodelcittadino362@
Seguendo l’onda di questa iniziativa l’associazione ha recentemente firmato la convenzione anche con il Banco Farmaceutico e nella giornata di sabato 9 Febbraio ha dato vita alla prima raccolta del banco farmaceutico presso tre farmacie del nostro territorio, nel quartiere di Falcognana, presso la farmacia di Castel di Leva e nel quartiere di Trigoria.
Centinaia di farmaci raccolti a fine giornata, grazie alla disponibilità dei tanti cittadini che hanno voluto concretamente donare un farmaco per chi non ha possibilità di curarsi e anche in questo caso il grande cuore dei romani ha fatto la differenza.
Quindi il mercoledì le famiglie dello Sportello del Cittadino, oltre all’aiuto alimentare, potranno beneficiare, in caso di necessità, anche dei farmaci raccolti. Inoltre, nella seconda metà del 2019, l’Associazione ha in programma di attivare un vero e proprio ambulatorio medico per chi non ha la possibilità di farsi visitare.
Crediamo infine che questo tipo di iniziative contribuiscano a ricostruire quel tessuto sociale che oggi si è perso, rinnovando lo spirito di appartenenza a una comunità di persone che di fronte alle difficoltà non devono sentirsi mai sole.
