Dal 21 settembre anche la Regione Lazio aderirà alla fase di sperimentazione di “It-alert”, un sistema di messagistica promosso dalla Protezione civile e volto a informare i cittadini di catastrofi e calamità naturali via smartphone. Il test già dal 19 settembre è stato realizzato in Basilicata, Lombardia e Molise e giovedì 21, alle ore 12, sarà svolto anche nel Lazio coinvolgendo migliaia di utenti e cittadini nella regione.
Come funziona l’It-alert, il suono
Le persone che giovedì 21 settembre alle ore 12 si troveranno sul territorio laziale saranno raggiunte dal test del nuovo sistema della Protezione civile. Sullo schermo dell’utente apparirà un messaggio istituzionale accompagnato da un suono molto forte e squillante. Nessuna attività in corso in quel momento sarà interrotta, ma per scorrere il messaggio sarà comunque necessario interagire con la comunicazione e disattivarla.
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Il sistema non raccoglierà nessun dato nè del dispositivo, nè della posizione dell’utente al momento della ricezione del messaggio. L’unica forma di interazione che potrebbe essere richiesta all’utente e destinatario del messaggio potrebbe riguardare la richiesta di compilare un questionario, utile a segnalare eventuali problemi.
I test It-Alert: dove sono stati fatti
Le prime tre regioni sottoposte alla fase di sperimentazione dell’It-Alert sono state il 19 settembre Basilicata, Lombardia e Molise. Il 21 settembre sarà la volta di Lazio, Valle D’Aosta e Veneto, mentre il 26 settembre toccherà all’Abruzzo e alla Provincia Autonoma di Trento. Il 27 settembre ci sarà la Liguria e, infine, 13 ottobre a Bolzano.
La notifica, una volta conclusa la fase di collaudo, apparirà in caso di catastrofi come maremoti generati da sismi, collassi di grandi dighe, attività vulcaniche (relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica, incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso) e precipitazioni intense.