Si è presentato allo storico chioschetto del Lungotevere Tor di Nona e in prossimità del Ponte Umberto I, con l’intenzione di mangiare gratis contro ogni logica. Dietro il bancone, un barista del Bangladesh, che dopo aver fornito gli alimenti ha giustamente chiesto il pagamento di essi. Da qui è partita la furia del ragazzo, un 28eenne di Roma, che prima gli ha ribadito l’idea di non voler pagare e successivamente lo ha picchiato e rapinato degli incassi della giornata.
L’aggressione al barista del Lungotevere
L’uomo dietro al bancone se l’è vista bruttissima, considerato come su di lui non sono volati solo calci e pugni. Infatti, il 28enne addirittura gli spaccato addosso più bottiglie di vetro, procurandogli diversi tagli in quello che viene definito un chiosco storico nella zona di Tor di Nona e dove andò a gustare una granita anche Vittorio Sgarbi negli anni scorsi. L’aggressione sarebbe avvenuta venerdì notte, quando all’attività dell’uomo si sarebbero presentati il suo aggressore e quello che probabilmente era un suo amico, entrambi in forte stato d’ebrezza secondo la testimonianza del ferito.
Le minacce al barista
Atti di razzismo ma anche in una criminalità che si sta facendo sempre più forte a Roma, soprattutto tra le zone del Centro Storico e Roma Nord. Chi si è presentato allo storico chiosco delle grattachecche, si è presentato lì in maniera violenta e sfacciata. Venne detto infatti al barista: “Vogliamo un panino, anche una grattachecca, ti conviene non fare storie”. Inutile il provare a difendersi del barista, che non ha potuto far nulla contro la furia del 28enne, che prima gli ha devastato il chiosco e successivamente lo hanno preso pesantemente a legnate. Violenza inaudita, conclusa con la rottura di una bottiglia di vetro sulla testa del povero lavoratore, vivo per miracolo solo per l’intervento dei passanti legati alla movida, che vivevano la zona nonostante la tarda ora.
Aggressione a Termini: turista scaraventata a terra e palpeggiata, rubati soldi e cellulare