La grande virtù di internet, quella più lampante e che ne ha decretato il successo planetario è senza dubbio la capacità di abbattere le distanze spaziali. E questo è valido anche nel bene e nel male, come nel caso che stiamo per raccontarvi: lui ha 14 anni e vive a Terracina, lei di anni ne ha solamente 9, e vive in Sardegna. A separarli un’enorme distanza che internet, come dicevamo, ha abbattuto senza particolari difficoltà.
Scoperto scambio di foto intime tra minorenni
Sì, perché i due hanno iniziato a giocare online, nelle chat, e poi alla fine si sono scambiati i numeri di telefono, e dal quel momento il tutto ha iniziato ad assumere dei tratti inconsueti. I due hanno iniziato a scambiarsi foto ”particolari”, finché il rapporto non è degenerato nella pedopornografia. Una vicenda sulla quale, poi, ha aperto un’inchiesta la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Cagliari, come conferma anche Repubblica.
La conoscenza su internet
Stando alle indagini e ai dati raccolti sino ad ora, pare che i due minori coinvolti siano entrati in contatto casualmente. L’occasione l’ha creata un videogioco online multigiocatore del tipo ”survivor”, a tema spaziale. L’obiettivo del gioco, diviso a squadre, era quello di eliminare i giocatori dello schieramento avversario senza farsi identificare dai nemici. Dunque, da un gioco e da una conoscenza puramente virtuale sarebbe nato il tutto.
Leggi anche: Roma, pedopornografia: adescava i bambini nella sua ludoteca e gli fotografava i piedi
Lo scambio di foto
Poi, il passo verso la realtà: lo scambio del numero di telefono e, a poco a poco, ecco che la bambina di soli 9 anni avrebbe iniziato ad inviare al ragazzino delle foto intime. Poi, lo stesso avrebbe iniziato a fare anche il 14enne di Terracina. Uno scambio inquietante che è stato scoperto proprio dai genitori della bambina e denunciato immediatamente.
Le indagini della Procura e il blitz
Successivamente, la Procura per i minori ha fatto scattare il blitz. Così, a casa del ragazzino 14enne ha bussato la polizia postale di Latina e gli investigatori, coordinati dall’ispettore superiore Guglielmo Ciufo. Sul posto hanno sequestrato lo smartphone del ragazzino con le foto incriminate. E ora spetta alla Procura decidere se e come procedere con il caso particolarmente sensibile.