La variante Delta corre e la situazione in Gran Bretagna sul fronte Coronavirus non sembra delle migliori, al punto che il premier Draghi a gran voce ha chiesto di spostare la finale degli Europei che dovrebbe tenersi a Londra, a Wembley. Ma in attesa di sapere cosa succederà, c’è una certezza: i tifosi inglesi sabato saranno a Roma perché allo Stadio Olimpico si disputerà il match tra Inghilterra e Ucraina.
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Tifosi inglesi a Roma per Inghilterra-Ucraina, è allerta
L’allerta è massima, proprio ora che l’Italia è tutta ‘tinta’ di bianco e la normalità sembra stia lentamente ritornando. “La prossima tappa degli Europei di calcio porterà tifosi provenienti dall’estero a Roma il 3 luglio per la partita Inghilterra-Ucraina. Ricordo – tuona in una nota l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato – che è in vigore, per motivi di contrasto alla pandemia e alla variante Delta, l’ordinanza per la quarantena di 5 giorni rivolta a tutti coloro che provengono dalla Gran Bretagna. La quarantena – conclude – deve essere rispettata”.
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Per Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, far arrivare i tifosi è un azzardo, un pericolo. “Sarà difficile – ha spiegato all’Adnkronos – tenere sotto controllo migliaia di persone. Credo che sarà necessario far entrare allo stadio solo chi ha il certificato vaccinale completo, oppure prevedere un test sierologico lo stesso giorno. Poi, si dovrebbe cercare di distribuirli bene all’interno dell’Olimpico, facendoli accedere con corridoi separati, in modo che non possano esserci assembramenti. Le scene viste in tv dei festeggiamenti con tifosi ammassati l’uno sull’altro mi preoccupano molto”. Dello stesso parere anche Francesco Vaia, direttore sanitario dell’istituto Spallanzani di Roma ospite a The Breakfast Club su Radio Capital: “La Uefa ci ascolti, perché in Gran Bretagna il problema c’è, i contagi preoccupano. Evitiamo ciò che è successo con la partita Atalanta-Valencia. Eravamo in un altro periodo è vero, ma perché rischiare di peggiorare la situazione? Chiediamo solo un po’ di prudenza. Si può gioire anche senza riempire lo stadio”.