Infiltrazioni della ‘Ndrangheta nelle curve degli ultras legati ai club calcistici di Inter e Milan: arrestato il bodyguard di Fedez
Un’operazione congiunta di Polizia di Stato e Guardia di Finanza, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, ha portato all’esecuzione di decine di misure cautelari e perquisizioni nei confronti di persone legate alle tifoserie ultras di Inter e Milan. I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere con l’aggravante del metodo mafioso all’estorsione, dalle lesioni ad altri gravi reati. L’indagine, partita dall’omicidio dell’ex leader della Curva nerazzurra V.B. avvenuto nell’ottobre 2022, ha svelato un sistema di infiltrazioni criminali all’interno delle curve, con un giro d’affari legato a estorsioni, pizzo sui parcheggi e gestione illegale dei biglietti. Tra gli arrestati figurano i capi ultrà di entrambe le squadre, tra cui A.B. e M.F. della Curva Nord interista e L.L. della Curva Sud milanista.
L’ombra della ‘Ndrangheta nella curve di Milan e Inter
L’inchiesta ha portato alla luce una preoccupante alleanza tra le curve di Inter e Milan nella gestione di attività illecite, con la presenza di infiltrazioni della ‘ndrangheta. In particolare, l’associazione composta dai capi ultrà interisti è accusata di aver favorito il clan di ‘ndrangheta dei Bellocco di Rosarno, consentendo l’ingresso in curva dell’erede A., che fungeva da “ponte” con la Calabria fino al suo omicidio avvenuto a settembre. Come racconta Il Messaggero, tra le attività estorsive contestate figurano quelle sui servizi di catering relativi allo stadio di San Siro, il pizzo richiesto agli ambulanti che vendono cibo fuori dal Meazza e una serie di pestaggi e “reati da stadio”.
Il coinvolgimento del bodyguard di Fedez
Tra gli arrestati figura anche C.R., bodyguard del cantante Fedez, coinvolto in un pestaggio ai danni del personal trainer dei vip Cristiano Iovino. In manette anche il suo amico I.H., noto come A.C. Le indagini, condotte dai pm antimafia Paolo Storari e Sara Ombra, hanno evidenziato come la passione per il calcio sia stata piegata a logiche di profitto, con gli ultrà impegnati in attività criminali per il controllo del territorio e la gestione di affari illeciti.
Le indagini della Procura
Oltre alle misure cautelari, la Divisione Anticrimine della Questura di Milano ha applicato numerosi Daspo, i divieti di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, e ha avviato le procedure per l’emissione di ulteriori provvedimenti. Sono state inoltre eseguite decine di perquisizioni a carico di altri indagati. Il procuratore di Milano Marcello Viola ha sottolineato la complessità dell’indagine, che ha riunito diversi filoni investigativi condotti da Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Scico. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa alla presenza del procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo e di altre autorità.