E’ una bella storia per questo Natale di privazioni, quello che arriva dalla Cassia Bis. Tutto nasce da una brutta notizia. Un terribile incidente, avvenuto ieri. Forse il buio, la stanchezza, una distrazione, non si sa. Ma l’esito è tremendo. L’auto coinvolta è distrutta, dentro un uomo incastrato nelle lamiere, l’auto perde carburante e potrebbe incendiarsi da un momento all’altro. Passa una persona che ha assistito all’incidente non ci pensa nemmeno un secondo: si ferma e decide di non restare a guardare. Esce dalla sua auto e aiuta il malcapitato come può. Lui si chiama Dario Nicolosi, e non sta di certo a pensare al rischio di contagio del Covid. Pensa solo a salvare la vita dell’uomo rimasto dentro quell’auto. Un gesto di grande generosità e altruismo, soprattutto in un periodo come questo. Poi torna a casa e decide di postare su Facebook il suo racconto, che vi riportiamo integralmente.
Il post di Dario
“Uno scarto a destra, poi a sinistra contro il new jersey in cemento e poi via a testa in giù per oltre 30 metri. Mi fermo al centro della carreggiata, a distanza di sicurezza e con le frecce d’emergenza, perché qui sulla Cassia Bis il più lento va a 120. Scendo dalla macchina e già ero al telefono con l’emergenza…ma in un istante mi assale un brivido sulla schiena e non so se è adrenalina o paura (o un mix di entrambi).
Corro verso l’auto per vedere di fare qualcosa…sportelli bloccati. All’interno intravedo persone…odore di benzina ovunque. Provo ad aprire lo sportello passeggero, incastrato. Passo dal lato guida, incastrato anche quello. Poi, credo di essere diventato verde, riprovo a tirare, forzo…riesco ad aprirlo e mentre lo apro sento quel rumore che sentivo quando l’uomo da sei milioni di dollari faceva gli sforzi abnormi (non so se lo ricordate). Dentro c’è un signore, praticamente accucciato sul tetto della macchina…è solo (per fortuna). Lo aiuto ad uscire. Mi dice “grazie”. È impaurito, lo faccio sedere lontano dalla macchina che scola liquidi ovunque. A primo occhio sembra stare bene…è fortunato. Non ha mai perso conoscenza, ricorda anche il suo nome, ma quando gli chiedo secondo lui cosa è successo dice di non ricordare nulla. Immagino un colpo di sonno…poi torno alla mia macchina e prendo una boccetta d’acqua, è tutto quello che posso dargli. Nel frattempo si fermano altre due vetture dietro a me. Ognuno aiuta come può. Il resto degli automobilisti si mette in coda…io sono spaventato ma felice, ho fatto anche fare una risata al malcapitato per stemperare. È ancora molto provato e inizia ad accusare qualche dolorino (E lo credo, sembra uscito da una lavatrice).
Arrivano nell’ordine 118, 112 e 115 (loro si che sono speciali). Non voglio fare il buonista ma aiutare una persona in un incidente stradale non costa nulla e fa bene al cuore !!!
Forse è stato un segnale, o forse no, ma in questo finale di 2020 di m**** (credo che tutti siano d’accordo con me nel definirlo tale) un evento come questo aiuta ad essere più positivi. E allora, auguro un Buon Natale a tutti quelli che non hanno paura di perdere 10 minuti della loro preziosa vita per aiutare le persone negli incidenti stradali”.