Un tragico incidente, avvenuto due anni fa. La vittima aveva 61 anni e lavorava nella Capitale, sebbene risiedesse nel Trevigliano. Da quel drammatico giorno, la moglie e la figlia aspettano ancora giustizia. La vittima, Claudio Iacoponi, non potrà più nessuno riportarla indietro. Ma la giustizia, quella, può comunque arrivare, e in questo precisamente sperano i suoi cari, nei quali il ricordo di Claudio è ancora molto vivido.
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Omicidio stradale a Roma: travolto da un motociclista
Ora, a conclusione delle indagini preliminari condotte sul tragico incidente in cui due anni fa perse la vita, a Roma, il 61enne Claudio Iacoponi – lui, lavorava nella Capitale ma risiedeva con la famiglia a Monastier, in provincia di Treviso, dove rientrava tutti i fine settimana – il Pubblico Ministero della Procura capitolina dott. Maurizio Arcuri ha chiesto il rinvio a giudizio per il reato di omicidio stradale per il motociclista che lo ha investito mentre attraversava a piedi la strada. La notizie ci è resa nota dal Dott. Nicola de Rossi, attraverso un comunicato ufficiale. Il motociclista, di fatto, è ritenuto l’unico responsabile della tragedia: si tratta di M. T., oggi 48 anni, di Guidonia Montecelio (Rm). A seguito della richiesta, il Gup del Tribunale di Roma, ha fissato per il 21 giugno 2023, alle 9.30, nella Città giudiziaria di piazzale Clodio, l’udienza preliminare di un processo dal quale la moglie e la figlia della vittima, si aspettano una risposta anche in sede penale.
Il drammatico incidente di due anni fa
Il drammatico incidente era accaduto il 16 ottobre 2020, alle 6.30 del mattino, in via Nomentana, all’altezza del del civico 960 e dell’intersezione con via Gaspara Stampa, nel quartiere Telenti. Iacoponi, che peraltro era reduce da una frattura riportata in seguito a una caduta e deambulava ancora con le stampelle, stava attraversando la carreggiata, da sinistra a destra rispetto al senso di percorrenza della moto, quando M. T., che procedeva sulla Nomentana in direzione Roma centro su uno scooter Piaggio Mp3, lo ha travolto. L’impatto era stato violento: il 61enne era stato sbalzato a svariati metri di distanza, sbattendo violentemente il capo e riportando un gravissimo trauma cranico con edema cerebrale: trasportato in condizioni disperate all’ospedale San Giovanni, dopo cinque giorni di agonia, il 21 ottobre, è deceduto. Troppo gravi le lesioni e l’entità del trauma riportato.