Tutto ha avuto inizio da una sfida social ed ora, a ben vedere, le challenge che poi sarebbero dovute finire in rete erano due. Il riferimento è tutto all’incidente che lo scorso 14 giugno si è verificato in via di Macchia Saponara, a Casal Palocco, tra Roma e Ostia. Terribile quanto violento lo scontro avvenuto tra una Lamborghini e una smart, schianto che non ha purtroppo lasciato scampo al piccolo Manuel che è morto a soli 5 anni. Il piccolo era a bordo della smart insieme alla mamma, una donna di 29 anni, e alla sorellina più piccola, di tre anni.
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L’incidente a Casal Palocco e le sfide social
A bordo del bolide c’erano 5 giovani ragazzi, tutti facenti parte del canale Youtube The Borderline. Piattaforma, quest’ultima, dove i giovani erano soliti pubblicare video ironici e sfide social. In merito, l’uso del tempo passato è d’obbligo in quanto, a seguito dei terribili fatti, il canale è stato chiuso e, di conseguenza, ogni attività sospesa. Alla guida della Lamborghini c’era il 20enne M., D. P., che ora è indagato per omicidio stradale aggravato, lesioni ed attualmente è ristretto agli arresti domiciliari. Come noto, l’auto di lusso era stata noleggiata dai giovani in quanto serviva loro per la realizzazione di alcune challenge che poi sarebbero state caricate sul canale.
La seconda challenge
Ora, a seguito delle indagini si scopre che la sfida– poi terminata con il peggiore degli epiloghi possibili – non era una bensì due. La prima challenge “24 ore in Lamborghini” era già stata registrata ed ora pronta per finire sul canale T., H., ulteriore piattaforma usata dai giovani per incrementare la visualizzazioni ,che ha per protagonista soprattutto lo youtuber V., L., I. La seconda e ormai tristemente nota challenge delle “50 ore” serviva invece per arricchire il portfolio di video della piattaforma dei ragazzi. Quest’ultimi avevano abituato il proprio pubblico a prodotti creati ad hoc e quindi, solo in parte veritieri.
I giovani giravano degli spezzoni da tagliare e incollare uno dietro l’altro. E anche la challenge in questione era creata con montaggi di diverse riprese, come ha peraltro spiegato in sede di interrogatorio uno degli youtuber a bordo del bolide che nell’organigramma di The Borderline figura come collaboratore esterno. Rimane adesso da chiarire dove siano finite le telecamere degli youtuber, delle quali non c’è più traccia.