La Procura di Roma ha aperto quest’oggi, mercoledì 27 dicembre 2023, un’indagine sullo spaventoso incendio di Malagrotta.
L’incendio che ha colpito l’impianto di trattamento rifiuti di Malagrotta, nella notte della vigilia di Natale, domenica 24 dicembre 2023, è oggetto di un’indagine della procura di Roma. L’ipotesi più accreditata è quella di un incendio doloso, anche se al momento si tratta solamente di una prima informativa e tutte le possibilità restano aperte riguardo l’incidente svoltosi pochi giorni fa.
La Procura di Roma apre un’indagine sull’incendio di Malagrotta
Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo ed è stata affidata al sostituto procuratore Rosalia Affinito, la stessa magistrato che si è occupata di un precedente incendio sempre nell’area di Malagrotta e avvenuto il 15 giugno 2022. Per stabilire le cause dell’incendio, i Vigili del Fuoco hanno sequestrato le telecamere di sicurezza presenti nel Tmb (Trattamento meccanico biologico), che potrebbero fornire importanti elementi di indagine e raccontare dei lati ancora nascosti della vicenda.
Le indagini preliminari sull’incendio
L’inchiesta è ancora nelle fasi iniziali, ma la notizia dell’incendio doloso ha suscitato grande preoccupazione nella popolazione di Roma e nei comuni limitrofi, in primis Fiumicino coi propri quartieri presenti al confine della Capitale. L’impianto di Malagrotta è infatti il principale sito di trattamento dei rifiuti di Roma, e un incendio di queste dimensioni avrebbe potuto avere conseguenze molto gravi per l’ambiente e la salute pubblica.
L’incendio di Malagrotta arriva alla Commissione Parlamentare sulle Ecomafie
Il sopralluogo della Commissione Parlamentare sulle Ecomafie a Malagrotta, previsto per questo giovedì 28 dicembre 2023, rappresenta un momento chiave per comprendere le ragioni dietro questi eventi ricorrenti. Il Comitato ‘Valle Galeria Libera’ ha invitato i cittadini a partecipare a un sit-in presso l’ingresso dell’impianto di Malagrotta in Via del Casale Lumbroso 495, dalle 10 del mattino. L’obiettivo, come racconta La Repubblica, è dire “basta agli impianti nella Valle Galeria, basta ad altri disastri ambientali e chiedere l’avvio della riqualificazione del territorio”. La situazione è sotto osservazione e ulteriori sviluppi sono attesi nelle prossime settimane.