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Incendio a Centocelle e lo smaltimento illecito dei rifiuti. Gualtieri: ‘C’è la mano dell’uomo’

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Densa nube di fumo nel parco di Centocelle a causa di un maxi incendio

Ore e ore estenuanti di lavoro per domare il devastante incendio, quello che sabato pomeriggio ha messo in ginocchio la Capitale, città che in realtà da giorni sta facendo i conti con le ‘fiamme’ su più fronti. Dopo il rogo di Malagrotta e quello di Pineta Sacchetti, la scena sabato si è ripetuta: in cielo l’alta colonna di fumo, i cittadini preoccupati e il divieto di aprire le finestre. Con l’aria irrespirabile, anche il mattino seguente.

A Centocelle, infatti, da via Palmiro Togliatti, le fiamme, complice anche il vento, si sono propagate ben presto. E la conta dei danni e dei disagi non si è certo fermata. Così come non si fermano le indagini, con la certezza però che dietro tutto ci sia ‘la mano dell’uomo’. 

Da dove è partito l’incendio di Centocelle?

Le piste sono tante, molte le domande ancora senza risposta. Eppure, tra le ipotesi c’è quella che tutto sia partito dai rom, che avrebbero appiccato l’incendio nella zona degli autodemolitori, quella che è stata devastata dalle fiamme. Come ha spiegato l’assessora Sabrina Alfonsi, il rogo di sabato pomeriggio ha avuto ‘origine nelle zone di smaltimento illecito dei rifiuti e non nella parte fruita del parco’. Le fiamme, poi, si sono propagate velocemente nell’area degli autodemolitori, lungo viale Palmiro Togliatti. 

Ma quella dei rom e la pista del traffico dei rifiuti tossici restano solo delle ipotesi, perché le indagini sono in corso e la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per incendio doloso. 

‘La mano dell’uomo’

Il parco di Centocelle, come ha spiegato Sabrina Alfonsi, non ha subito danni. Ma lo stesso, purtroppo, non si può dire dell’area lungo viale Palmiro Togliatti, quella occupata da numerose autodemolizioni. 

“Sicuramente nei tanti incendi che in questi giorni hanno colpito la città c’è la mano dell’uomo. Alla magistratura le indagini, a noi l’obbligo morale di proseguire con ancora maggior convinzione il lavoro iniziato in collaborazione con le Associazioni e i Comitato del Parco per rendere compiuta dopo anni la riqualificazione di questo patrimonio di Roma” – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente. E che ci sia dietro tutto la mano dell’uomo ne è convinto anche il Sindaco Gualtieri, che lo ha ribadito ai microfoni del TG1 e che ha parlato di una ‘sequenza impressionante di incendi’. 

“Sta indagando la Magistratura, è presto per fare ipotesi” – ha spiegato il Primo Cittadino, convinto però che tutto sia da collegare all’uomo. “Poi si vedrà se sono episodi colposi o dolosi. La situazione è grave, difficile. Ora cercheremo di rafforzare le azioni di prevenzione nelle zone a rischio, interverremo con un piano di potenziamento degli idranti”. Quello che è certo è che nessuna pista è esclusa, il raggio d’azione è a 360°. E anche le ipotesi di “un’origine colposa o dolosa del rogo sono sul tavolo. 

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