Ha tentato più volte di farsi riconoscere lo stato di protezione internazionale, ma l’esito è sempre stato negativo.
Era arrivato nel 2021 a Lampedusa e, da allora, pur di rimanere in Italia aveva chiesto lo stato di “protezione internazionale”. Una condizione però che non è stata mai riconosciuta a un 52enne di origini marocchine, tant’è che la polizia di Stato di Latina nella giornata di ieri ha proceduto all’accompagnamento presso la frontiera di Fiumicino, ai fini del rimpatrio, del cittadino marocchino, classe 1972.
Chiede per due volte protezione internazionale: la Commissione respinge la richiesta e lo obbliga al rimpatrio
Entrato in maniera irregolare sul territorio nazionale e sbarcato sulle coste italiane a Lampedusa nel marzo del 2021, lo straniero, aveva presentato una prima domanda di protezione internazionale. Tale domanda gli era stata rigettata però per manifesta infondatezza dalla Commissione territoriale per il riconoscimento della Protezione internazionale di Roma.
Una situazione che ha condotto il cittadino marocchino a reiterare la richiesta a novembre 2023. Un ulteriore tentativo andato a vuoto, considerando che la commissione ne aveva dichiarato l’inammissibilità, attestando anche l’obbligo di rimpatrio, a cui si è aggiunta anche la limitazione di circolazione su territorio dell’Unione Europea per almeno tre anni.
Un contesto che ha portato gli operatori della Digos a mettersi sulle sue tracce e, verificata la posizione irregolare del 52enne marocchino, il 14 marzo sono intervenuti con un provvedimento del Questore della provincia di Latina. Su convalida dell’Autorità giudiziaria, la Questura ha così disposto l’accompagnamento immediato del soggetto in frontiera per disporne il rimpatrio.
Pertanto nel pomeriggio di ieri, venerdì 15 marzo, i poliziotti della Questura di Latina hanno proceduto all’accompagnamento dell’uomo alla frontiera aerea di Fiumicino, assistendo al successivo imbarco del 52enne sul volo di rimpatrio con destinazione Casablanca.