Passi avanti sul caso di Ilaria Salis, l’attivista italiana arrestata in Ungheria ormai più di un anno fa. In questi minuti è arrivata una notizia che fa ben sperare sul futuro della 39enne. Tutti gli ultimi sviluppi.
Ilaria Salis è uscita questa mattina, giovedì 23 maggio 2024, dalla prigione di massima sicurezza di Budapest dove era rinchiusa da oltre un anno. Per la donna, si apprende dalle agenzie di stampa, è stata disposta infatti la misura degli arresti domiciliari. “Finalmente abbiamo la possibilità di riabbracciare Ilaria, speriamo che questa sia una tappa temporanea prima di vederla finalmente in Italia“, ha detto il padre dell’attivista.
Il caso Ilaria Salis
La donna, lo ricordiamo, era stata arrestata nel febbraio 2023. Pesanti le accuse a suo carico: alla 39enne viene contestata dalle autorità locali la partecipazione a due aggressioni avvenute nei confronti di alcuni militanti di estrema destra, con in più la presunta appartenenza ad un’associazione criminale. Il caso da settimane tiene banco nel nostro Paese – dividendo l’opinione pubblica – e diverse sono state le campagne e perfino le manifestazioni a supporto dell’attivista (fino al coinvolgimento della politica).
Dal punto di vista del procedimento in corso a suo carico, il 15 maggio scorso, pochi giorni fa quindi, era stato accolto il ricorso presentato dai legali della 39enne italiana con la mutazione del provvedimento nei suoi confronti. Per lei è stato disposto infatti il trasferimento agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico a fronte di una cauzione – spiega Tgcom24 – di 40mila euro. Domani è prevista la terza udienza del processo che la vede sul banco degli imputati.
Chi è Ilaria Salis
Attivista di 39 anni, milanese, è accusata come detto di aver aggredito due estremisti di destra. Secondo le ricostruzioni fornite, la donna si sarebbe recata nel paese per boicottare la celebrazione del cosiddetto Giorno dell’Onore, in cui si ricorda il tentativo di un battaglione nazista di respingere la presa di Budapest da parte dell’armata rossa nel 1945.
La Salis si sarebbe così imbattuta con due neonazisti – rimasti feriti con prognosi di 5 e 8 giorni – con cui sarebbe venuta alle mani prima di essere fermata e arrestato dalla Polizia (diritto che nessuno può negare chiaramente alle forze dell’ordine). A far scalpore però è stato il trattamento ricevuto dall’attivista in seguito, soprattutto in aula, dove è comparsa con mani e piedi incatenati (le sue foto hanno fatto il giro del mondo). Metodi cioè incompatibili con le carte dei diritti civili e con i principi dell’Unione Europea.
Di cosa è accusata e quanti anni di carcere rischia
Ilaria Salis si è sempre dichiarata non colpevole rinunciando anche al patteggiamento- E’ accusata di lesioni personali (pena di 8 anni) e appartenenza ad un’organizzazione antifascista internazionale (altri 8 anni). Essendo i due reati cumulati, per ciascun capo d’imputazione, secondo l’ordinamento giuridico Ungherese, si deve aggiungere il 50% in più della pena, arrivando così a circa 24 complessivi.
Il suo arresto, lo ricordiamo, non era avvenuto in flagranza di reato ma alcune ore dopo quando si trovava a bordo di un Taxi. Secondo l’accusa la 39enne avrebbe preso parte agli scontri: a riprova di questo ci sarebbe un filmato in cui si vedrebbero alcuni soggetti a volto coperto aggredire gli attivisti di estrema destra con dei manganelli. Filmato, spiegano i legali difensori, a cui non avevano avuto accesso.