Tivoli. Il caso del professore M.C., docente di religione, e accusato di violenza sessuale nei confronti di quattro ragazzi tra i 10 e i 15 anni, ha destato inevitabilmente grande scandalo. E continua a farlo, agitando anche in questi ultimi giorni proprio la Diocesi di Tivoli che, dopo la notizia dell’arresto dell’ex responsabile dell’Azione cattolica di Tivoli, pare abbia fatto una mossa non proprio consona. Infatti, prima il ritardo nelle denunce, e ora arrivano i post eliminati e modificati da Facebook, a distanza di due anni.
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Dopo l’arresto per violenza sessuale, la Diocesi fa sparire i post
L’uomo, un 46enne ex professore di religione, era stato in passato anche vice preside dell’Istituto Enrico Fermi di Tivoli, in provincia di Roma. L’arrestato è avvenuto per violenza sessuale. Secondo quanto ricostruito dall’edizione romana di Repubblica, poi, la Diocesi di Tivoli, a seguito della notizia dell’arresto dell’ex responsabile dell’Azione cattolica di Tivoli, ha provato a cancellare ogni suo riferimento dai propri profili social a partire dal 2019. Occhio all’anno, che non è una casualità. Infatti, proprio al maggio di quell’anno, il 2019, risale la prima denuncia fatta da una delle vittime di M.C. e notificata alla Diocesi. Dopo l’arresto dell’uomo, poi, l’imbarazzo è stato a dir poco pervasivo.
Cancellata ogni sua traccia dal 2019
Probabilmente, proprio per questo, ha deciso di correre ai ripari e quindi eliminare ogni sua traccia dai profili social tra il maggio 2019, quando ci fu la prima denuncia e il 2021, altro anno non casuale, l’anno in cui M.C. diede volontariamente le sue dimissioni. Parliamo di video, post e altri contenuti che fino a qualche giorno fa erano presenti sulla pagina Facebook dell’Azione Cattolica di Tivoli.
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