Mauro Iandolo a Sanremo 2020 con “Le Vibrazioni”: nella perfomance che li ha visti insieme sul palco per presentare la canzone in gara “Dov’è”, l’Interprete e Performer in Lingua dei Segni Italiana – caratteristica particolare poiché non tutti i performer sono anche interpreti – ha attratto lo sguardo dell’Ariston e del pubblico con un’interpretazione efficace dal punto di vista comunicativo e artistico, con un significato che le sue mani hanno contribuito a portare al cuore di milioni di italiani parlando non solo alle persone sorde.
Grazie alla scelta di “Le Vibrazioni” di avere accanto Iandolo nel suo ruolo di perfomer, la LIS è stata ospite del prestigioso palco di Sanremo realizzando una performance artistico-musicale inedita nella storia del Festival. Insieme hanno infatti scelto di puntare su un momento d’arte e non solo su una traduzione multicanale configurando un traguardo importante nella promozione di una cultura universale. Il lavoro di interpretazione visivo-gestuale sul testo è stato compiuto insieme con gli autori e lo sforzo corale ha portato ad un risultato sinergico che il pubblico ha apprezzato dando anche il riconoscimento del primo posto nella classifica parziale della prima serata.
“Dov’è” è stata cantata con voce, mani, mimica e conclusa da un duetto a due nell’ultima strofa tra il frontman Francesco Sarcina e il Performer Mauro Iandolo che – a sottolineare l’intenzione comunicativa del progetto – è arrivato accanto al cantante per concludere insieme la canzone con un segno condiviso. Attraverso l’arte gestuale di Mauro Iandolo la musica di Le Vibrazioni ha preso corpo lasciando che la Lingua dei Segni Italiana emergesse con la forza espressiva propria di una vera lingua e veicolo di una cultura capace di parlare a tutti.