Il mercato immobiliare, a differenza di quanto si possa pensare, è in grande ripresa e ben lontano dal periodo di crisi che ha dovuto affrontare negli anni passati. Gli ultimi dati pubblicati, infatti, fotografano una situazione di costante crescita e le proiezioni per il 2019 ed i seguenti anni sono abbastanza positive.
In Italia, tra le regioni che contribuiscono maggiormente a questa spinta, troviamo: Lombardia, Lazio e Toscana. In particolar modo, si registra un netto incremento di richiesta e vendita delle case nelle città di Milano, Roma, Pisa e Firenze con una percentuale media del +9,4%.
Un mercato sempre più eco-sostenibile
Negli ultimi anni, il problema relativo alla salvaguardia ambientale è diventato sempre più centrale nell’economia dei maggiori paesi mondiali. Le grandi città metropolitane o con una grande densità di popolazione sono tra le prime ad aver portato importanti innovazioni anche nel mercato immobiliare. Si cerca quindi di costruire nuove case puntando ad una maggiore efficienza ed ecosostenibilità.
In Italia, l’esempio più apprezzato e riconosciuto è sicuramente il “Bosco Verticale” di Milano: un complesso di due palazzi residenziali caratterizzato da una grande biodiversità, da un moderno quanto innovativo sistema energetico e da un’idea di costruzione che riprende quella dei grattacieli, affiché si possano sfruttare lo spazio e i fattori climatici a proprio favore.
Nuove sfide quindi per i centri urbani che attirano le attenzioni dei principali investitori mondiali e che contribuiscono ad una maggiore richiesta con conseguente crescita economica, sfide prontamente accettate da molte aziende costruttrici che operano non solo nel nord Italia, come Beccaceci Immobiliare.
Un’Italia in crescita…lenta
La situazione del mercato immobiliare italiano è in costante crescita da tre anni consecutivi, ma i dati descrivono la nostra nazione come tra le più lente tra i maggiori paesi industrializzati del mondo. Secondo Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, l’Europa cresce mediamente del 29,2% e rispetto al 2017 si è registrato un ulteriore incremento del 10% con la Francia come massima esponente di questo exploit. L’Italia, invece, registra una crescita del 21,2% , ed è in calo rispetto ai dati raccolti nel 2007.
Il 14 Settembre 2018, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato nuove statistiche in cui si evidenziano dati positivi e fiduciosi. Nello specifico, le compravendite di abitazioni, uffici e negozi mostrano un incremento rispettivamente del 5,6%, del 6,7% e del 5,4%.
Il settore residenziale conferma il suo trend positivo, in particolare nel periodo tri-mestrale Aprile – Maggio – Giugno si ha avuto una compravendita di 153.693 abitazioni. Crescita leggermente superiore nelle regioni settentrionali dove si registra un +9,3% rispetto al +7,4% del meridione dove però si raccolgono dati positivi riguardo il mercato di immobili volti allo sfruttamento delle risorse agricole.
Per quanto riguarda il settore terziario-commerciale, spicca sicuramente il notevole rialzo dei dati relativi alle compravendite di uffici, depositi commerciali e studi privati rispettivamente del 5,4% e del 10,7%. In lieve stonatura i dati relativi alla compravendita di industrie e capannoni con un delundente +1,3%.
Pur registrando dati in crescita, il nostro paese rimane fanalino di coda tra le principali potenze europee e mondiali. Una delle cause principali di questo andamento lento è sicuramente la difficile ripresa dalla crisi economica che ha colpito il nostro paese ormai dieci anni fa.
Le famiglie italiane vantano, purtroppo, un reddito medio inferiore rispetto alla media europea e per questo c’è minore forza di acquisto anche per quanto riguarda il mercato immobiliare. Se nei principali paesi europei si registra un favorevole incremento dei prezzi, in Italia si assiste al fenomeno inverso.
Nell’ultimo periodo il prezzo degli immobili è calato dello 0,2% e ha provocato una diminuzione degli incassi.
Cosa dicono le ultime prospettive
Le previsioni più recenti riguardanti l’andamento del mercato immobiliare parlano di dati positivi anche per il 2019 e per i seguenti anni.
Si può notare però che il picco massimo lo si ha avuto tra il 2017 ed il 2018 e che le percentuali positive andranno a stabilizzarsi fino a subire delle piccole proiezioni al ribasso. Il mercato italiano, seppur in crescita, rischia di rimanere indietro in questa corsa degli immobili e per ovviare a questa problematica sono già in progetto nuove ed innovative infrastrutture con lo scopo di dare nuova linfa ad un movimento che attrae interesse da investitori di tutto il globo, ma anche da semplici famiglie che vogliono avere
sulle loro teste un tetto sicuro e moderno.
È il periodo storico migliore per l’acquisto di immobili?
Stando alle statistiche europee ed italiane, questo che stiamo vivendo è sicuramente il miglior periodo per il mercato immobiliare da quando l’economia mondiale ha dovuto affrontare una profonda crisi economica.
Le prospettive parlano di una crescita costante, ma in lieve calo nei prossimi anni: quindi, se una famiglia o un qualunque investitore vuole acquistare un immobile per uso residenziale o commerciale, adesso è nelle condizioni migliori di farlo.