Vuole ringraziarlo di persona per averle dato l’opportunità di parlare per l’ultima volta con l’uomo della sua vita, con suo marito, con la persona che poco dopo avrebbe chiuso gli occhi per sempre, da solo, senza la possibilità di avere accanto la moglie a causa delle restrizioni dovute alle regole del Coronavirus. Lui, Carlo, era infatti ricoverato nel reparto di medicina, III piano, stanza 9, dal letto numero 34 del policlinico Casilino. Riesce a chiamare Anna, la moglie, per l’ultima volta grazie a un infermiere che, quel 6 aprile alle ore 19:45, gli porge il telefonino dopo aver composto il numero della moglie, che non sente da ormai due mesi. “Ciao, amore”, la saluta con la voce resa debolissima dalla malattia.
«Vorrei potere abbracciare uno ad uno tutti quegli eroi in prima linea che lo hanno fatto sentire meno solo mentre lasciava questa vita. Quell’infermiere ha esaudito l’ultimo desiderio di Carlo e ha regalato a una moglie e a un marito il dono di salutarsi. Non ho potuto fargli un funerale, ho le sue ceneri in casa, ma Carlo vivrà per sempre nei bellissimi momenti che abbiamo avuto insieme. Aiutatemi a ritrovare chi gli è stato accanto fino alla fine», scrive Anna, su un post Facebook che immediatamente diventa virale, con migliaia di condivisioni: tutti si mettono alla ricerca dell’infermiere “angelo” che ha permesso ai due coniugi di salutarsi per l’ultima volta. Un gesto che la donna portare per sempre nel cuore.
