Guerra in Ucraina, è una lettera straziante, quella scritta dal piccolo bambino ucraino di soli 9 anni per la sua mamma morta. Una lettera dalle parole così profonde e così lucide che pensare siano scritte da un bimbo può solo far male e lasciare senza fiato.
Un’infanzia rubata dalla guerra e da continue tragedie che un bambino di nove anni non dovrebbe neanche conoscere. Con la morte della madre invece, ora si trova solo a combattere la lotta continua tra la vita e la morte. Per sentirsi più vicino a lei ha preso quindi carta e penna per scriverle lettere e pensieri da mandarle in cielo. “Ti sono grato per la mia infanzia, non ti scoderò mai. Proverò a fare il bravo per venire in paradiso da te”.
La tragedia della mamma e il piccolo bambino
Anatoly, questo è il nome del piccolo bimbo che stava scappando con la sua mamma, Galyna, dalla loro città di Hostomel, a pochi chilometri da Kiev. Mamma e figlio, senza niente, cercavano solo di fuggire dai militari russi che prendevano d’assalto la loro città. Il posto in cui, fino a pochi mesi fa, Anatoly vedeva come un suo rifugio sicuro.
La loro fuga è durata pochissimo. Non c’è stato neanche il tempo di poter provare a sperare che le cose sarebbero andate bene. Le truppe russe hanno aperto il fuoco sulla macchina di Galyna e non c’è stato niente da fare. Il piccolo, chiamato da tutti anche Tolya, è stato soccorso e portato in salvo.
Sconvolto e comprensibilmente sotto schock ha però chiesto solo una cosa: carta e penna per poter scrivere alla mamma che ormai non ha più.
Le parole di Tolya
“Se pensi che io sia cresciuto invano ti sbagli. Penso che questi 9 anni siano stati i migliori della mia vita e per questo ti sono grato per la mia infanzia. Sei stata la madre migliore del mondo e io non lo scorderò mai. Spero che tu possa essere felice in cielo e spero che tu possa andare in paradiso. Ci vedremo lì. Ti prometto che proverò a fare il bravo per venire da te. Baci”
“Ti sono grato per la mia infanzia“, così Tolya saluta la madre, ricordandole e confessandole che per lui lei sarà la cosa più preziosa del mondo. Anatoly non può più essere un bambino, non può più credere nelle favole e non potrà mai più sentire la spensieratezza dell’infanzia. Gli hanno portato via metà del suo cuore rubandogli gli anni più belli in cambio di sofferenza e tanto, drammatico, silenzio.