Putin non scherza. E’ questo il mantra che ci sentiamo ripetere da giorni dopo le minacce russe circa il possibile ricorso alle armi nucleari. Oggi però, ad alzare ulteriormente il livello di allarme, ci ha pensato il Presidente degli USA Biden che ha definito oltremodo “seria” la minaccia di Putin. “Non bluffa”, ha dichiarato Biden, “c’è davvero il rischio dell’Armageddon nucleare“.
Guerra nucleare, scenario realmente possibile?
Il Presidente americano ha poi aggiunto: “Per la prima volta dalla crisi dei missili Cubani, dobbiamo fronteggiare la minaccia di un’atomica, specie se le cose proseguiranno nella direzione in cui stiamo andando”. E la strada è tracciata considerando il braccio di ferro che sta andando avanti tra la Russia, l’Ucraina e il resto d’Europa e del mondo. In queste ore si sono aggiunti anche ulteriori indizi che puntano, purtroppo, nella direzione di una nuova escalation del conflitto.
Come ad esempio l’approvvigionamento oltre oceano di dosi di Nplate, un farmaco che si usa per il trattamento della sindrome da radiazioni acute (ARS) che nonostante le pronte smentite del Governo di Washington circa un legame diretto con quanto sta avvenendo in Ucraina, chiaramente sollevano più di un campanello d’allarme. Inoltre nella giornata di ieri il Parlamento Europeo ha approvato una relazione in cui si chiede all’Unione di preparare una risposta in caso di attacco nucleare russo. Infine le news sui possibili test che Putin starebbe preparando al confine con l’Ucraina che oramai si rincorrono da giorni.
L’arsenale atomico russo
Intanto SkyTg24 riporta una stima sull’arsenale atomico in forza alla Russia. Si parla di poco meno di 6.000 testate nucleari, tra tattiche e strategiche. Circa 1.500 quelle però in via di smantellamento perché troppo obsolete, mentre 1.588 sarebbero quelle pronte all’uso.
Cos’è il treno nucleare nel video diventato virale
Tra le ultime news sulla guerra tra Russia e Ucraina c’è anche il caso del video diventato virale in cui un presunto treno della divisione nucleare russa starebbe lasciando la Russia per entrare oltre il confine ucraino. Il suo arrivo però nei territori gestiti da Kiev non è stato confermato ufficialmente, anche se la notizia di una simile mobilitazione certo non va nella direzione di un dietro-front circa l’escalation della guerra.