È ufficiale, tutti i lavoratori – sia dei settori pubblici che privati – saranno obbligati a mostrare il Green Pass per accedere agli spazi di lavoro. A confermare la tanto attesa decisione sono stati direttamente i Sindacati, dopo quasi due ore di riunione con il presidente Mario Draghi e una delegazione di ministri (Brunetta, Giorgetti, Speranza e Orlando).
Le parole esatte dei segretari generali sono state: “Il Governo ci ha informati che approverà un decreto per rendere il Green Pass obbligatorio sui posti di lavoro pubblici e privati”. Frase che non lascia spazio a troppe interpretazioni.
Green Pass e tamponi: la richiesta dei Sindacati
Un secondo tema affrontato ma, per ora, non accolto è la richiesta – da parte dei Sindacati – di rendere gratuiti i tamponi, poiché “le persone non devono pagare per lavorare”. Questo proprio perché ricordiamo che ci sono tre metodi per ottenere il Green Pass: vaccinazione, guarigione dal Covid e tampone negativo.
Il tampone, comunque, ha una valenza di 48h per tanto chi non si è vaccinato, per accedere sui posti di lavoro, dovrebbe effettuare un test ogni due giorni dal valore di 22 euro l’uno. A fronte di ciò Landini (Cgil) spinge direttamente per rendere il vaccino obbligatorio.
Ladinini sull’obbligo vaccinale: oggi il Consiglio dei Ministri
“Abbiamo ribadito al Governo che noi pensiamo che la strada migliore sia quella di un provvedimento legislativo per l’obbligo vaccinale. Siamo stati informati invece che la discussione non prevede almeno per ora questa scelta”.
Per le conferme ufficiali, comunque, bisognerà attendere oggi pomeriggio (16 settembre 2021) giorno in cui è convocato il Consiglio dei Ministri. Alle 16:00 infatti si riuniranno per decidere effettivamente sul nuovo decreto che prevederà estensioni del Green Pass nel mondo del lavoro.