Atti vandalici da parte degli anarchici anche a Ostia. Rispetto alle altre parti di Roma, dove la situazione è sicuramente più turbolenta, con auto incendiate, bombe molotov e scontri durante le manifestazioni non autorizzate, nel X Municipio gli anarchici si sono limitati a imbrattare i muri.
Nella notte infatti sono apparse, in varie parti di Ostia, scritte che chiedono la liberazione di Alfredo Cospito, l’anarchico condannato all’ergastolo con il regime del 41bis per la gambizzazione dell’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi, avvenuta 10 anni fa, e per l’attentato alla scuola di Carabinieri di Fossano, portato a termine, invece, nel 2006.
Lo sciopero della fame e le lotte per la liberazione
Per protesta contro il carcere duro, Cospito ormai da 104 giorni è in sciopero della fame e, nonostante le gravi conseguenze sulla sua salute, non ha nessuna intenzione di cambiare idea. La sua dottoressa, in una recente intervista ha dichiarato che, per le condizioni in cui si trova, l’unico modo per salvarlo è quella di toglierlo dal 41 bis. Ma il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, ha detto di voler rimanere fermo sulle sue posizioni: “La serie di violenze di queste ore confermano che c’era un fondamento nell’adozione del 41 bis su Cospito”.
L’escalation di violenza a Roma
Nella Capitale negli ultimi giorni una serie di manifestazioni non autorizzate si sono concluse con scontri con la polizia. Una bomba molotov è poi stata lanciata contro il V Distretto Prenestino e solo la prontezza del piantone ha evitato il peggio. La notte del 30 gennaio, invece, sono state incendiate 5 auto all’interno di un parcheggio privato della Tim, distruggendone completamente 5 e parzialmente altre due. Oggi è arrivata la rivendicazione dell’attentato. “Tim collabora attivamente al controllo sociale attraverso l’installazione della rete della fibra ottica, telecamere e braccialetti elettronici”, hanno scritto gli anarchici sui loro siti. E poi hanno continuato. “Che lo stato assassino e i padroni sappiano che questo è solo l’inizio e più che una minaccia è una promessa. “Il potere e le sue ramificazioni sono ovunque e chiunque voglia colpirlo ha solo l’imbarazzo della scelta”. E ora gli anarchici sono arrivati anche a Ostia…