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Giubileo, cantieri e disagi per i romani: sarà un anno difficile per i cittadini

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San Pietro

Mancano esattamente cinquecento giorni dall’Anno Santo e a Roma tutto freme. Il countdown riguarda soprattutto le decine di cantieri aperti nella città, da Piazza Pia a Termini, per cui sono stati messi a disposizione 300 milioni di euro. Un restyling urbano pensato per accogliere 32 milioni di pellegrini con l’incorrere del Giubileo 2025. Molte di queste opere vedranno la conclusione però dopo l’inizio dell’anno, intorno al 24 gennaio 2025, nello scarto temporale però la città potrebbe subire rallentamenti e disagi, quanto nella viabilità così come nell’amministrazione locale. Un prezzo che il Campidoglio ha chiesto ai romani per un totale di 180 opere, questo il numero concordato tra Governo, Roma Capitale e Santa Sede

Lavori per il Giubileo: a che punto siamo per il Campidoglio

Secondo il Sindaco Roberto Gualtieri la tabella di marcia sui lavori procede spedita, merito anche della collaborazione con Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio. Lo scorso martedì, 5 settembre, la riunione con il Campidoglio ha permesso di affrontare diversi punti sul piano opere a Roma, dal monitoraggio degli investimenti in corso ai cantieri.  Il nodo da sciogliere ora riguarda non solo l’apertura dei cantieri come da cronoprogramma, ma il rispetto delle tempistiche sulla chiusura, in concomitanza col Giubileo. Sarà necessario infatti che Roma riesca a spendere tutte le risorse stanziate per il grande evento per un valore di 300 milioni.

Risorse stanziate ed extra-budget per il Giubileo

Il Dpcm firmato dal Governo il 9 giugno 2023 riconosce all’interno del decreto della presidenza dei ministri 1,3 miliardi di euro per realizzare 180 opere a Roma, molte di queste già avviate. Se da un lato c’è l’esigenza di spendere i 300 milioni destinati a questi progetti entro i tempi stabiliti, dall’altro si teme che le risorse non siano però sufficienti. 

Ecco perché nell’Esecutivo si comincia a vociferare di un secondo Dpcm con approvazione a novembre 2023. Il decreto convoglierebbe risorse per due infrastrutture che, senza liquidità, non vedrebbero la luce. La prima sarebbe il Ponte della Scafa, che collega il ponte sul Tevere che unisce Ostia a Fiumicino, per cui si stimano 59milioni di euro. Poi il Ponte dei Congressi, che collegherebbe la Roma-Fiumicino al quartiere Eur, per cui sarebero stanziati altri 180 milioni di euro.

I lavori già avviati

Il mese di luglio è stato “di fuoco” per tutti i cantieri aperti nella capitale: con interventi proprio su Piazza dei Cinquecento, davanti la stazione di Termini, che puntano a un piano di riqualificazione dell’intera piazza. I lavori arriveranno fino a Piazza della Repubblica e alle Terme di Diocleziano. Poi, a fine agosto, sono iniziati gli interventi a Piazza Pia, per collegare via della Conciliazione con Castel Sant’Angelo. Il Ponte di Ferro, inoltre, punta in queste settimane a realizzare prevederà percorsi pedonali e piste ciclabili sull’Ostiense. Senza contare le opere infrastrutturali nella Capitale, su cui è impegnato l’assessorato ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture di Roma Capitale, che porterebbero oltre 600 milioni di investimenti.

I cantieri e le spese in sospeso

Alle opere in via di definizione, ci sono anche dei cantieri aperti che potrebbero facilitare la mobilità capitolina, ma il cui completamento potrebbe slittare a dopo il Giubileo. Si attendono per esempio i nuovi bus a metano Atac, per un investimento da circa 100 milioni di euro, che dovrebbero giungere nel secondo trimestre 2025, così come il deposito tranviario di Porta Maggiore dovrebbe concretizzarsi nel 2028.

Su piazza dei Cinquecento, poi, per cui i lavori sono stati annunciati le scorse settimane in pompa magna, gli interventi finanziati da Rfi (Rete ferroviaria italiana), attendono ancora una progettazione ufficiale. Lo stesso si può dire per lo svincolo sull’A24: la conferenza dei servizi deve ancora riunirsi per decidere come collegare l’autostrada al polo universitario e ospedaliero di Tor Vergata.

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