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Giovani e droga all’Esquilino, pusher in manette al fast food della Stazione Termini

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Via Giovanni Giolitti a Roma

Nuove storie di cronaca provenienti dalla Stazione Termini, dove si torna a parlare di fenomeni d’illegalità fuori dalle banchine ferroviarie. Oggi vi raccontiamo l’azione di un pusher, diventato il riferimento per l’acquisto di droga di tanti giovani nel Centro Storico. La sua azione nella vendita di sostanze stupefacenti era così radicata, da arrivare a spacciare anche davanti ai numerosi fast food della struttura ferroviaria o della zona limitrofe. 

Pusher spaccia davanti il fast food della Stazione Termini

Era specializzato nella vendita dell’eroina, come le forze dell’ordine gli hanno trovato nel momento dell’arresto. Da lui venivano da ogni parte della città, considerato anche come la stessa stazione fosse un ottimo collegamento tra la sua posizione e gli altri quartieri capitolini. Era monitorato da diverse settimane, tanto che gli agenti lo hanno colto in flagrante mentre vendeva le dosi ad altri coetanei. 

Eroina
Eroina

La piazza di spaccio su Via Giolitti

La sua base, solitamente, era quella di un noto fast food di Via Giovanni Giolitti, peraltro attaccato all’entrata della Stazione Termini. Nonostante questo sia territorio legato all’attività di spaccio degli africani (cui abbiamo trattato in passato), ugualmente il ragazzo era riuscito a ritagliarsi uno degli spazi più in vista della zona per smerciare le dosi di sostanza stupefacente. 

L’arresto del pusher all’Esquilino

Il pusher, un ragazzo di 23 anni romano, è stato colto in flagrante dalle forze dell’ordine. Poco prima di venire arrestato, stava vendendo una dose di eroina a un proprio connazionale. Come hanno definito le indagini sul suo conto, la sua attività era diventata un “fast drug”, dove il giovane elargiva dosi di sostanza stupefacente durante tutte le ore del giorno nei pressi del famoso ristorante nella zona. Un locale vissuto soprattutto da giovani, che lo visitavano anche per la possibilità di acquistare droga dal proprio spacciatore di fiducia, illudendo anche l’occhio attento della polizia.

 

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