Gaeta. Prestazioni sessuali in cambio di denaro. Uno scambio antico quanto l’uomo stesso probabilmente, da cui il mestiere più solido al mondo e mai regolarizzato, almeno in Italia. Ma in questo caso, la donna non era una professionista del settore, sebbene il modus operandi che ha descritto alla sua vittima del raggiro fosse lo stesso.
L’incontro virtuale sui social
La donna aveva attirato nelle sue trame il soggetto con una promessa libidinosa, ma prima di tutto bisognava pagare. Un misto di attrazione fatale, esuberanza ed eccitazione che ha finito per prosciugare il portafogli della sua vittima.
Il fatto è avvenuto circa un mese fa, quando l’uomo, un 74enne di Gaeta aveva intrapreso una ”relazione virtuale” con una donna di Treviso.
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L’adescamento e il patto commerciale
Dopo qualche messaggio, la conoscenza e tutti i preliminari del caso, si era giunti ad un compromesso commerciale: in cambio della giusta cifra, la donna avrebbe erogato i suoi servizi, mettendo a disposizione del 74enne tutti i piaceri che il suo corpo sarebbe stato in grado di suscitare.
L’immaginazione nell’uomo gioca un ruolo fondamentale per l’eccitazione sessuale, e la donna lo sapeva bene. Perché solo nell’immaginazione è rimasta la sua promessa.
Le indagini dei Carabinieri
Dopo essersi fatta sganciare ben 350 euro sulla propria prepagata come corrispettivo del rapporto sessuale, è poi svanita, lasciando il 74enne a bocca asciutta. Così, dopo alcune indagini i militari della Tenenza CC di Gaeta hanno scovato e denunciato la donna, classe 68 di Treviso per la sua truffa ai danni del cittadino inconsapevole.