Gaeta. ”Ti uccido di mazzate”. Era questa la frase più temuta, che continuava a rimbombare nella testa della povera donna durante tutto il giorno, accompagnata da ansia, panico e paura. Minacce continue, vessazioni e botte da parte del compagno: una vita da inferno, dentro le mura domestiche, senza possibilità di poterne uscire.
Una storia orrenda a Gaeta
Il coniuge la picchiava di continuo, con colpi strattonate: la donna ha raccontato di essere stata più volte scaraventata a terra con una violenza indicibile. E poi, una volta colpita e scaraventata a terra, arrivavano le ingiurie, le offese. Tutto era volto a traumatizzarla. Di questo, ci sono stati anche dei testimoni che hanno corroborato le accuse della vittima.
Quello che ne è uscito fuori, dalle successive indagini sul caso, è un quadro agghiacciante: l’uomo, 60enne residente nel sud pontino, la costringeva ad un regime di vita disumano, fatto prevalentemente di privazioni, umiliazioni, sopraffazioni e violenza continua.
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Picchiava e umiliava la compagna di continuo
In tale contesto, l’uomo era riuscito letteralmente a soggiogare la sua compagna, avendo creato un clima di terrore dentro casa, un atteggiamento prevaricato e possessivo. Fin quando, poi, la donna, in un atto di tenace coraggio è riuscita a fuggire di casa, durante l’ennesima aggressione dell’uomo.
La fuga della donna e la denuncia alla Polizia
La donna era scappata di casa in preda al panico e si era diretta verso il Commissariato distaccato di Gaeta, dove ha denunciato tutto l’accaduto e l’atteggiamento dell’uomo.
A quel punto, dopo le indagini sul caso, gli agenti, durante al giornata di venerdì scorso, 7 ottobre, hanno identificato l’uomo eseguendo un’ordinanza di misura cautelare di allontanamento dalla casa familiare, con relativo ordine di avvicinamento alla donna. Il soggetto ora è gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate dalla condotta perdurante.