Una vita fondata sul senso della fatica, lavorando nei campi e viaggiando dalla Sicilia a Roma per vendere il raccolto. Sono tanti i sacrifici che la famiglia Ribera, originaria di Agrigento, ha visto sfumare quando ha scoperto che il furgone con cui consegnavano i prodotti della loro terra, parcheggiato a Fiumicino, era stato derubato.
Un danno dal valore di almeno 5mila euro tra arance e olio biologici, una perdita ingente per una famiglia che ha deciso, però, di chiedere una mano: “Abbiamo deciso di aprire una raccolta fondi su Go Fund me”, ha raccontato Giulia Ribeira sul Messaggero, “Chiedo gentilmente, a chiunque voglia, di donare qualcosa per poterci aiutare o acquistare qualcosa sul nostro sito”.
Produttori agricoli derubati a Fiumicino: sottratta merce dal valore di 5mila euro
L’azienda agricola della famiglia Ribera da anni coltiva e vende prodotti di alta qualità dalla Sicilia. Tra questi soprattutto olio extravergine d’oliva varietà Biancolilla e arance Washington Navel, “produttori da due generazioni” è il loro marchio di fabbrica sulla pagina Facebook con cui gestiscono tanti ordini. Molti di questi vengono da Roma, dove si trovavano poche ore fa per fare delle consegne.
Gli agricoltori avevano deciso di optare per una sosta lungo il tragitto, parcheggiando il furgone dell’azienda nei pressi di un centro commerciale di Fiumicino. “Dovevamo comprare un forno”, ha raccontato Giorgia. È bastata mezz’ora perché il mezzo fosse completamente svaligiato da ignoti: un vero e proprio raid con cui ai coltivatori sono stati rubati prodotti per il valore di 5mila euro. Tra questi 400 euro di arance e 50 latte di olio extravergine d’oliva, dal valore di 60 euro ognuna. I ladri, dopo aver rotto il finestrino del furgone e aver manomesso il portellone, si sarebbero introdotti velocemente all’interno e razziato tutto quello che trovavano, compresi soldi in contanti, un cellulare e i documenti con l’autorizzazione dell’Asl per vendere i prodotti.
Gara di solidarietà per aiutare un’azienda agricola derubata: la petizione su Go Fund Me
Una situazione tragica per una famiglia che vede il suo unico mezzo di sostentamento nella vendita a dettaglio. Non si sono comunque arresi e la figlia 21enne ha cominciato un tam tam sui social, chiedendo se ci fossero stati testimoni, visto che l’area dove sarebbe avvenuto il furto era sprovvista di telecamere. La ragazza, per rincuorare i genitori, ha inoltre deciso di lanciare una raccolta fondi su Go Found Me, a cui hanno aderito già tantissime persone: da lunedì sono stati già raccolti 3mila euro.
“Il timore è che i ladri possano rivendersi i nostri prodotti dopo essersene appropriati”, ha raccontato al Messaggero, “Se qualcuno dovesse provarle a rivenderli con la nostra etichetta, vi consigliamo di chiamare le Forze dell’Ordine. Sono i nostri prodotti, merce rubata”.