“Qui ci stanno i bravi, i meno bravi, e le m****”. Queste le prime parole dei fratelli Bianchi una volta arrivati nel carcere di Rebibbia. Dove, forse per la prima volta, si sono accorti di non essere ‘invincibili’ come credevano. E che, niente, ora più che mai, gira intorno a loro. Dopo la decisione di separarli dal carcere, probabilmente per alcuni problemi del fratello più piccolo Marco, sono arrivate nuove intercettazioni.
La situazione in carcere
I fratelli Bianchi sono sempre stati inseparabili. Insieme, si facevano forza. La stessa forza che li faceva illudere di essere ‘più forti di tutto’. Di avere il diritto sulla vita degli altri. E di avere il permesso di poter uccidere quella di Willy. Ora però, sono stati separati. E devono guardarsi le spalle. Le ‘spalle grandi’ che prima dovevano far paura al quartiere.
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Le nuove intercettazioni
Stando alle prime segnalazioni, l’accoglienza in carcere da parte degli altri detenuti è stata molto violenta. Proprio per questo Gabriele Bianchi, il fratello maggiore, ha cercato di mettere in guardia Marco: “Devi sta’ attento, pure quando dormi. Qui te zeccagnano”. Ovvero, “qui ti accoltellano“. Marco Bianchi infatti, quando era ancora a Rebibbia, ha avuto diversi problemi. Nonostante sia stato spostato diverse volte dalla cella, avrebbe subito minacce e altre violenze.
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La situazione di Marco Bianchi
Alcune intercettazioni riportate dai Carabinieri poi, riporterebbero una lite tra Marco Bianchi e un detenuto. “Mima a gesti di aver preso una persona, di averla avvicinata a sé e di avergli dato una testata a pugni”. Per poi dire, “tranquillo, il detenuto non dirà niente”.
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