Morte Francesco Valdiserri. Che sia un processo rapido, e che vengano presi in considerazione alcuni specifici certificati medici che riguardano la ragazza che il 19 ottobre scorso ha ucciso Francesco Valdiserri, lui, 18 anni, falciato mentre passeggiava sul marciapiede di Via Cristoforo Colombo. La richiesta proviene direttamente dall’avvocato Paolo Leoni, il legale rappresentante di Chiara Silvestri, accusata di omicidio stradale.
Morte Francesco Valdiserri, giudizio immediato per Chiara Silvestri
La richiesta dell’avvocato per ottenere lo sconto di pena
Ovviamente, la richiesta è propedeutica alla sentenza stessa, dal momento che un giudizio rapido, abbreviato e, come visto, condizionato alla produzione documentale, si presenta come una scelta che se accolta potrebbe comportare la riduzione di un terzo dell’eventuale condanna. Ma per capire i risvolti di una tale proposta, ad ogni modo, bisognerà attendere il prossimo 19 maggio per capire, soprattutto, con che modalità si svilupperà il procedimento nei confronti della ragazza; il reato, tra l’altro, è aggravato dal fatto che la 23enne guidava sotto l’effetto di alcool. Silvestri, scrive il giudice, era “alla guida della vettura in stato di ebbrezza alcolica ed risultata non negativa ai cannabinoidi e quindi in stato di alterazione psico-fisica conseguente all’assunzione di alcool e sostanze psicotrope. Il tasso alcolemico della ragazza era tre volte superiore al minimo consentito, tra 1,24 e 1,57. La ragazza viaggiava a 80 chilometri orari, in un tratto di strada dove il limite era di 50. Scrive sempre il giudice che Silvestri ha perso il controllo della macchina “anche delle minorate condizioni psicofisiche, cagionava la morte di Valdiserri Francesco (di anni 19) investendolo mentre il predetto, in compagnia di un amico, si trovava all’interno del marciapiede posto al lato destro della via Cristoforo Colombo della carreggiata laterale direzione Eur”.
La conclusione delle indagini lo scorso febbraio
Ricordiamo, intanto che proprio lo scorso febbraio il sostituto procuratore Erminio Amelio aveva concluso le indagini chiedendo il giudizio immediato, una procedura che permette di evitare l’udienza preliminare. Il giovane Valdiserri, figlio di due noti giornalisti del Corriere della Sera, quel tremendo giorno, stava passeggiando insieme a un amico sul marciapiedi in via Cristoforo Colombo. All’altezza dell’incrocio con via Giustiniano Imperatore, è stato travolto dalla Suzuki Swift guidata da Chiara Silvestri.
Morte Francesco Valdiserri, giudizio immediato per Chiara Silvestri