Ormai Atac dà spunto a una notizia al giorno. Quando non ci sono aggressioni agli autisti, sassaiole, alluvioni nelle metro, bus in cui piove, tram che deragliano o autisti che fanno incidenti perché impegnati al telefono, ecco che arriva un nuovo “filone”: l’errore (o meglio l’orrore) alla fermata.
In questo caso parliamo della fermata di via Sacco e Vanzetti, in cui il nome di uno dei due emigranti ingiustamente condannati alla sedia elettrica è stato trasformato in “Vanvetti”.
Sotto, neanche fosse una presa in giro, appare la scritta “Buongiorno”.
La foto è andata a finire, neanche a dirlo, sui social, dove si è scatenata la polemica. Attacchi durissimi contro Atac, contro l’Amministrazione comunale, contro i dipendenti che non sanno fare il loro lavoro.
Di chiunque sia la colpa, il risulta è sempre lo stesso: a pagarne le conseguenze è Roma, che da meravigliosa città sta diventando sempre più la capitale della sciatteria.