È venuto a mancare una colonna portante della scena hip hop romana. Addio a Ivan Stortini, meglio noto nello scenario musicale come “Pusha” membro storico del primo nucleo dei Flaminio Maphia, gruppo rap che fece ballare intere generazioni negli anni ’90 con i grandi successi come “Supercafone”.
Addio a Pusha dei Flaminio Maphia
Pusha entrò a far parte del gruppo hip hop dei Flaminio Maphia nel lontano 1995, per restarvi solo 3 anni. Uscito nel 1998, il rapper è scomparso all’età di 50 anni, lasciando un vuoto incolmabile al Prenestino, a Roma, di cui era originario, nel cuore di amici e parenti.
Molti di loro in queste ore si sono lasciati in lunghi messaggi di cordoglio per ricordare le avventure trascorse insieme, tra sfide di rap e battaglie all’ultima rima. “Ancora non Ci credo… Ci ha lasciato il nostro Pusha, faceva parte della nostra prima formazione dei Flaminio Maphia”, fa sapere Rude, uno dei membri attuali del gruppo, via facebook. “Negli ultimi giorni parlavamo spesso di lui con Sparo e Booster g e tutti gli altri del vecchio giro del Flaminio, per sapere come stava, che stava facendo, io non lo vedevo da più di 25 anni, si Roma è grande ma il giro e sempre quello, perciò è facile beccarsi prima o poi, e ultimamente chiedevo spesso di lui, e tutti mi dicevano che stava sempre sotto casa sua al Prenestino, con lui abbiamo scritto Restafestagangsta, Combattimento Mortale e l’indimenticabile Sbroccatamente si vive la notte e altri pezzi, pezzi che hanno fatto la storia dell’hip hop Italiano, ma che la nuova generazione non sa minimamente che cazzo sono, ma che anche grazie a noi che sta roba e andata avanti, Fai un buon Viaggio Fraté R.I.P. PUSHA”.