Voleva “controllare” che i suoi dipendenti svolgessero il proprio lavoro secondo le direttive che lei stesso impartiva, senza errori e senza perdite di inutili. Per questo aveva installato, senza dirlo, una telecamera. Ma nella rete dei controlli è caduto anche lui, il datore di lavoro: a scoprire quanto stava facendo i Carabinieri della Stazione Aeroporto di Fiumicino unitamente al personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Roma e della Stazione Carabinieri Forestali di Ostia, durante un servizio di verifica delle attività del territorio.
Telecamere per sorvegliare i dipendenti e niente registro rifiuti speciali
Nel corso del servizio, i militari hanno controllato una società che offre servizi di parcheggio ed autolavaggio nei pressi dell’aeroporto di Fiumicino ed hanno scoperto per l’appunto la presenza delle telecamere nascoste che riprendevano il lavoro dei dipendenti. Al termine dell’attività, l’amministratore è stato deferito alla competente Autorità con ammenda di 1.600 euro, poiché presso la struttura era stata installata, senza la prevista autorizzazione dell’Ispettorato del lavoro di Roma, una telecamera per riprendere i propri dipendenti mentre svolgevano la loro attività lavorativa. Inoltre l’attività non era in possesso del registro di carico/scarico dei rifiuti speciali prodotti e dei relativi documenti di trasporto e smaltimento dei rifiuti speciali e dei fanghi prodotti, pertanto è stata sanzionata per 4.133 euro.