Sono passate da poco le 19.30 di lunedì 5 febbraio 2024, quando a Fiumicino accade qualcosa di davvero spiacevole. E non è nemmeno la prima volta che capita. Andiamo a vedere insieme più nel dettaglio cosa è successo.
Il fattaccio, che a breve andremo a raccontare nel dettaglio, si è verificato all’interno del bus della linea numero 8 a Fiumicino.
Cosa è successo a Fiumicino lunedì 5 febbraio 2024
Intorno alle ore 19.30, il bus della linea 8 a Fiumicino inizia la sua corsa. Non è eccessivamente pieno. Ci sono alcuni passeggeri, tra cui alcuni ragazzi. E sono stati proprio loro, poco dopo, a scatenare il caos. Hanno infatti iniziato a urlare e a sbraitare contro l’autista, chiedendogli di aprire le porte del bus nonostante fosse fuori fermata. L’autista gli ha risposto che li avrebbe fatti scendere non appena avrebbe raggiunto la fermata successiva. Da lì, il putiferio.
I ragazzi hanno iniziato a urlare contro l’autista, minacciando di aggredirlo se non avesse immediatamente aperto le porte del bus. Il conducente, spaventato, ha subito fermato il mezzo, anche per non finire contro il marciapiede. A causa della brusca frenata, uno dei ragazzi ha sbattuto la testa contro il parabrezza del bus. E’ intervenuta una pattuglia della polizia di Fiumicino, chd ha identificato i ragazzi, tra cui anche quello che aveva sbattuto la testa e che aveva rifiutato le cure mediche.
Le parole di Marco Buiazzini
Marco Buiazzini, sindacalista della Filt-Cgil, ha sottolineato l’esasperazione degli autisti. “Siamo stanchi di subire aggressioni verbali durante il turno di servizio da gruppi di teppisti annoiati che prendono di mira gli autisti per i quali non hanno un minimo di rispetto”, ha detto.
Saverio Schergna, delegato dell’Usb, ha espresso la sua preoccupazione. “Ci ritroviamo a denunciare le stesse cose da circa due mesi. Auspichiamo che qualcuno abbia il coraggio di predisporre i necessari controlli supportati da un presidio fisso al capolinea di Fiumicino o all’installazione di una videosorveglianza. Confidiamo molto nella sensibilità dell’amministrazione affinché dia alla categoria il sostegno adeguato per continuare a lavorare con dignità e senza paura”, ha detto.