Fiumicino. Era il terrore dei suoi alunni, le frasi proferite erano terrificanti, ma le azioni che ne conseguivano erano ancora peggiori: insulti accompagnati da spintoni, a danno dei piccoli alunni della prima elementare. Le marachelle non erano consentite, e quando accadevano i ceffoni volavano senza esitazione di sorta.
L’insegnante 63enne che operava nella scuola elementare nella zona di Torrimpietra, vicino Fiumicino, dunque, non si limitava alle parole. Oltre ai suddetti ceffoni, c’erano anche strattonate e percosse, e quando i ragazzini tornavano a casa dai genitori lamentavano dolori di diverse parti del corpo.
Il terrore dei bambini a Fiumicino
Poi, dopo poco tempo, alcuni degli alunni hanno iniziato ad avere il terrore di andare a scuola, rifiutandosi categoricamente di uscire di casa. La paura era tanta, dal momento che l’insegnante, ormai alle porte della pensione, reagiva con improvvisi scatti d’ira allo stress che conseguiva dall’arduo compito di dover badare a 15 bambini di prima elementare.
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Le denunce e l’inizio delle indagini
Le cose sono andate avanti fino al 2021, come riporta anche la Repubblica, quando i primi genitori hanno deciso di sporgere denuncia presso i carabinieri di Torrimpietra, e così sono iniziate le indagini. Indagini che si sono avvalsa dell’aiuto di telecamere in classe, e che hanno documentato durante alcune settimane, tra febbraio e marzo 2021, i maltrattamenti della maestra.
A quanto trapela dalle informazioni ricavate, la docente non prendeva di mira qualche alunno in particolare, maltrattava a turno ognuno dei 15 alunni, senza scampo per nessuno. Dopo le prime, sono arrivate anche le altre, di denunce. Parallelamente, il giudice per le indagini preliminari ha disposto la sospensione dell’insegnante dai pubblici uffici, cioè dall’insegnamento. In attesa di un eventuale processo.
Le frasi choc della maestra ai bambini
Telecamere e microfoni non hanno fatto altro che confermare i racconti dei genitori e dei loro piccoli, sul clima di terrore che si respirava all’interno di quella scuola: anche qui, spintoni, qualche percossa e soprattutto le frasi gravemente umilianti nei confronti dei bambini: “Ti lego alla sedia”, “Continua così e andrai all’inferno”, “vi faccio venire gli incubi” (frasi riportate da Repubblica).
Sospensione dell’insegnamento
“I comportamenti della docente infatti non sono parsi soltanto incisivi e assolutamente sproporzionati nel reprimere le mancanze dei piccoli ma risulta avessero il fine di abbatterne l’umore, ingenerando un clima di forte tensione e paura nell’aula scolastica, spegnendo nei giovanissimi alunni ogni naturale entusiasmo e felicità nel recarsi a scuola” si legge nell’informativa inviata alla procura. Oggi però, l’incubo è finito, perché la donna è stata allontanata dall’insegnamento.