Fiumicino, aeroporto Leonardo Da Vinci: 58 dipendenti a casa. L’effetto della crisi in Italia si fa sempre più stringente, forte e inoppugnabile. Le conseguenza arrivano ovunque: aziende che chiudono, licenziamenti di massa, caro vita in aumento. Davvero un periodo difficile, e tante sono le sfide che il Governo dovrà accettare e portare a termine per poter garantire una qualche speranza di ripresa. L’ultima stangata arriva anche nel Comune di Fiumicino, precisamente per gli addetti alla mensa dell’aeroporto.
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All’aeroporto di Fiumicino 58 dipendenti perdono il lavoro
Sono 58 le persone ad aver perso il lavoro, perché all’aeroporto chiude anche l’ultima mensa aziendale. Dal 31 gennaio 58 dipendenti saranno senza lavoro e dovranno provvedere con altro. Intanto il Reddito di Cittadinanza sarà abolito a breve, in modo ufficiale, e ci si chiede se sia davvero la via da perseguire in questi tempi tanto nefasti sotto ogni punto di vista, principalmente quello economico. Ma non c’è soltanto la crisi di mezzo, a quanto pare. Secondo un recente comunicato di Federica Poggio, vicepresidente del Consiglio Comunale di Fiumicino, ci sarebbe alla base anche la corsa agli extraprofitti, con conseguente aziendalizzazione eccessiva di ogni settore, soprattutto quello dei servizi, che continua a produrre precariato, instabilità economica, biografica e vitale per i cittadini del Comune di riferimento. Come lei stessa scrive: ”Sono ormai anni che il Leonardo Da Vinci da luogo di occupazione per Fiumicino si è trasformato in un’azienda che produce precariato e offre lavoro a basso costo e malpagato. È assolutamente urgente che la commissione e l’assessorato competenti del Comune di Fiumicino istituiscano un tavolo per affrontare la questione incontrando tutte le parti in causa e cercando insieme una soluzione per risolvere questa assurda vicenda”.
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