Gli Azzurri vincono 4-3, battono l’Inghilterra e dopo 53 anni l’Italia diventa campione d’Europa: l’Italia e gli italiani. La notte magica con il cielo di Wembley che si colora d’Azzurro e quello del nostro Paese che si tinge del tricolore. Dal Colosseo a San Lorenzo, dalla periferia al centro città, Roma implode tutta assieme per festeggiare.
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Cori, bandiere, caroselli… ma anche bottiglie di vetro addosso, risse, feriti, sbronze e disagi che non possono essere scontati né giustificati per la vittoria dell’Italia. Da un lato perché gli eccessi portano sempre a degli errori, dall’altro perché l’emergenza Coronavirus non è terminata: ben quattro Regioni rischiano la zona gialla a causa della variante.
Roma, dal carosello ai lanci di bottiglie: gli interventi di ieri
Da it’s coming Rome a distruggiamo Roma è bastato il suono di un fischietto che un’orda di ragazzi ha lanciato delle bottiglie contro i poliziotti antisommossa schierati sotto gli archi di Piazza del Popolo. Sempre lì, qualche istante dopo, sono stati fatti cadere – come un domino – ben 20 motorini parcheggiati a pochi metri dalla Polizia Locale. Qualche istante dopo un ragazzo è stato ferito da una bottigliata in testa e subito soccorso dal personale del 118.
Di bottiglie – che tra l’altro erano vietate, data l’ordinanza emessa dalla Raggi, – ne sono state lanciate tantissime; è a Trastevere, nel centro della movida giovanile – che si sono registrati numerosi disagi. Bottiglie contro le forze dell’ordine, barricate con tavoli e sedie rubate dai ristoranti chiusi, fin quando alle tre la polizia ha chiuso e circondato piazza Trilussa e ponte Sisto.
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La Polizia Locale, durante la nottata, ha eseguito più di cento interventi. I più rilevanti riguardano, come spesso accade, i monumenti: presi di mira dai tifosi. A Fontana di Trevi, gli agenti del I Gruppo Centro, all’1,30 circa hanno fermato un uomo di 32 anni intento a tuffarsi nell’acqua. Poco dopo, nonostante il fermo del primo, una seconda persona ci ha riprovato. Fortunatamente entrambi sono stati identificati, allontanati e denunciati.
C’era poi un ragazzo che perdeva sangue alla testa e, in tutta Roma, non era l’unico. E se si pensava che la situazione andasse sempre più calmandosi alle tre di notte sono ricominciati i petardi, i fischietti e i fuochi d’artificio. In molti sono rientrati in tarda mattinata e questa mattina gli agenti sono tutti impegnati nell’identificare i teppisti post partita.