Un Ferragosto lungo due notti, quella tra il 14 e il 15 agosto e quella successiva. Almeno per quanto riguarda i falò sulle spiagge del litorale romano che, in barba alle ordinanze di divieto emesse dai vari sindaci o commissari straordinari, sono stati fatti lasciando poi sull’arenile rifiuti di ogni tipo. Dalle bottiglie di birra vuote ai cartoni della pizza sporchi, dai piatti o bicchieri di carta ai resti di cibo: questa mattina, così come ieri, sulla spiaggia si trova di tutto. Un desolante spettacolo che i bagnanti sono costretti non solo a vedere, ma anche a subire, visto che devono condividere gli spazi con la spazzatura.
Quello che ha caratterizzato questa “due notti” sono stati i festeggiamenti, i fuochi d’artificio e la musica a più non posso. Un clima di festa per questo Ferragosto che va benissimo, se solo fosse stato accompagnato da un po’ di educazione. E invece, come purtroppo accade tutti gli anni, l’inciviltà anche stavolta l’ha fatta da padrone. Ed ecco allora che gli agenti della polizia locale vengono aggrediti per poter fare le buche per falò enormi laddove sono vietati e che vengono lasciati porcili in tutte spiagge dopo una nottata all’insegna del divertimento e della baldoria.
Degrado in spiaggia a Ferragosto: sporcizia in tutto il litorale
Resti di cibo, spazzatura di vario genere, bicchieri, sacchetti di plastica e chi più ne ha più ne metta. Tutto è indistintamente riverso sulle spiagge e chissà per quanto tempo i rifiuti resteranno sull’arenile. Una brutta sorpresa per chi questa mattina è andato al mare, ma soprattutto per chi deve fare i conti con cumuli di immondizia e sporcizia varia proveniente dai festeggiamenti postumi delle due notti appena trascorse. Già, perché se la prima, quella del 14 agosto, è stata un “antipasto”, quella di ieri ha servito le restanti portate, con tantissimi altri falò – e conseguenti rifiuti lasciati abbandonati – su tutto il litorale. Ma in alcuni posti la situazione è apparsa più grave rispetto ad altri.
Agenti aggrediti ad Ardea
Ad Ardea, per esempio, la sera del 14 agosto alcuni agenti della polizia locale sono stati aggrediti nella zona di Tor San Lorenzo da alcune persone che stavano facendo un enorme falò. Per il sindaco Fabrizio Cremonini il numero dei fuochi accesi sono diminuiti rispetto al passato proprio grazie ai controlli, ma ciò non toglie che quelli – comunque numerosi – che sono stati fatti hanno “lasciato il segno”. E pure un brutto segno, come dimostrano le foto, sia quelle circolate sui social ieri, sia quelle scattate da noi questa mattina. Arenile sporco, pieno di buche e di rifiuti di vario tipo.
Situazione analoga, anche se meno grave, a Torvaianica, dove anche qui gli incivili hanno colpito, lasciando i rifiuti soprattutto vicino alle dune. Sacchi pieni di avanzi e di bottiglie vuote. E c’è pure chi ha lasciato sulla sabbia un’anguria intera e una a metà, evidentemente ormai sazio e troppo stanco per riportarsele indietro. A Ostia, invece, c’è chi ha fatto lo “sforzo” di portare i sacchi con i propri rifiuti davanti l’ingresso della spiaggia Bianca. Qui, infatti, troviamo una catasta di sacchi dell’immondizia proprio all’entrata dell’arenile. Poi, sulla spiaggia, i resti dei falò, con ancora le buche e le tracce della legna bruciata.
Pulizia impedita dalla presenza delle tende
Le spiagge, dicevamo, sono sporche. Ma il fatto che non siano state pulite nel modo corretto, almeno in tutti i Comuni, non dipende dalla volontà delle amministrazioni comunali, bensì dalla presenza di campeggiatori in riva al mare. A spiegarlo è sempre il sindaco di Ardea, Fabrizio Cremonini. “I giovani dicono di essere attenti alla salvaguardia dell’ambiente, ma succede che lascino di tutto in riva al mare. Ieri mattina, e mi rincresce per chi ha trovato questa situazione, non abbiamo potuto procedere con la pulizia della spiaggia per colpa della presenza delle tende“.