Quando è stato trovato il corpo senza vita della donna sotto al ponte, gli investigatori hanno pensato a un suicidio. Sembrava un caso chiuso nel momento stesso in cui la 34enne, il cui corpo è stato, oltretutto, straziato dalle auto in transito, è stato trovato all’alba di ieri, mercoledì 29 maggio.
La svolta nelle indagini
Ma le indagini, quelle di routine che forse gli inquirenti pensavano di svolgere solo come un atto dovuto hanno portato a un risvolto inquietante: la 34enne è stata lanciata giù da quel ponte sull’A4 a Vigoza, in provincia di Padova. Un volo di oltre 15 metri che non le ha dato scampo.
La confessione del compagno
La svolta nelle indagini è arrivata nella notte appena trascorsa. A cambiare le carte in tavola sono state alcune ammissioni da parte del compagno della vittima, fermato per omicidio volontario. Un femminicidio, l’ennesimo, al termine di un periodo difficile di coppia, e di una lite, forse una delle tante che si è trasformata in un dramma.
Chi era la vittima
La vittima è Giada Zanola, mamma di un bimbo di 3 anni e nella serata di mercoledì, sembrerebbe, secondo una prima ricostruzione degli investigatori che i due avessero avuto un alterco, proprio mentre si trovavano su quel maledetto ponte dell’A4. È lì che Giada è stata lanciata di sotto. Una vicenda raccapricciante che hanno indotto la Polizia a procedere nei confronti del compagno, un 39enne, con un fermo di indiziato di delitto e la restrizione in carcere in attesa di comparire davanti all’autorità giudiziaria.