“Siamo rimasti molto sorpresi nel dover constatare questa colpevole negligenza della Regione Lazio nella programmazione degli interventi a tutela del litorale laziale per i prossimi tre anni”. Lo dichiara Simonetta Mancini, presidente dell’Associazione Balneari Litorale Romano – Federturismo Confindustria.
“Da anni poniamo all’attenzione della Regione la situazione delle coste di Fregene, drammaticamente erose con un danno che si fa sempre più grave di settimana in settimana – continua Mancini -. Notare che la delibera approvata dal consiglio regionale ignora tutto questo è disarmante”.
“Avremmo interloquito con la Regione lunedì prossimo – prosegue – durante il Consiglio Regionale al quale siamo stati chiamati ad intervenire. Ma questa novità ci impone di farci sentire fin da ora”.
“Il ripascimento previsto, in finale di delibera, per Fregene Sud non è una risposta – sottolinea la presidente -. Il danno ambientale, per i turisti e per le ricadute sui posti di lavoro che andrebbero persi è enorme e richiede interventi strutturali che chiediamo da moltissimo tempo e che non sono più rimandabili”.
“Ci fa piacere che il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, abbia preso una posizione chiara si questa delibera – conclude Mancini – e speriamo che sia l’ultimo atto di questa triste storia che si trascina da anni senza risposte adeguate”.
A mostrare contrarietà, infatti, anche il sindaco Esterino Montino.
“Spero che la presenza della Regione il prossimo 20 febbraio a Fregene serva a riconsiderare la delibera votata dalla giunta regionale e che approva il “Programma generale per la difesa e la ricostruzione dei litorali e del quadro degli interventi prioritari per il 2019-2021”, ha dichiarato Montino a proposito dell’atto votato all’unanimità dalla giunta regionale sulla tutela del litorale laziale.
“Quella delibera non tiene infatti conto della condizione emergenziale che viviamo a Fregene e Focene e che tutti conoscono – continua Montino -. Una situazione che sta diventando drammatica, ma che non trova riscontro in una delibera che programma gli interventi per i prossimi tre anni”.
“E’ urgente che si riformuli l’atto – conclude Montino – e spero che quello che si vede a occhio nudo porti ad una riflessione più profonda. Tra non molto scompariranno almeno otto stabilimenti e impianti turistici, con gravi danni economici e sociali oltre che ambientali per il nostro territorio”.